Riceve multe per 14mila euro, presenta ricorso: "Autovelox non visibile"

L'automobilista 48enne stangata dal rilevatore di velocità sulla San Vitale: "Limite troppo basso e le notifiche sono arrivate tardi"

Ravenna, l’autovelox sulla San Vitale: migliaia le multe (Foto Zani)

Ravenna, l’autovelox sulla San Vitale: migliaia le multe (Foto Zani)

Russi (Ravenna), 10 ottobre 2015 - Quell'autovelox non è ben visibile. E poi su quella strada sarebbe stato facile contestare le multe subito, e non spedirle diverse settimane dopo. Anzi, troppe settimane: perché se la donna le avesse ricevute prima, si sarebbe subito data una regolata. Qualche dubbio pure sulla taratura dello strumento, ma soprattutto sul limite dei 70 orari quando invece quella strada fino a poco tempo prima reggeva i 90.

Sono questi i motivi con i quali si è rivolta al giudice di Pace la 48enne di Russi che in una manciata di settimane aveva rimediato 43 verbali dallo stesso velox per un totale di circa 14 mila euro di multe e più di 180 punti decurtati dalla patente. Per ragioni familiari la donna praticamente ogni giorno doveva recarsi a Ravenna dalla San Vitale. E proprio l’apparecchio acceso a inizio luglio sulla Provinciale 253 l’ha immortalata decine di volte in poco tempo. Il ricorso notificato dal suo legale, l’avvocato Romina Piancastelli, parte proprio dalla lunga cavalcata di verbali, il primo del 9 luglio ore 20.59 ma notificato il 26 agosto.

E l’ultimo scattato il 19 agosto alle 12.12, notificato l’11 settembre. Tra i motivi portati davanti al giudice, al quale si chiede di sospendere subito i verbali, c’è anche questo tempo di latenza che ha impedito alla donna di regolarsi prima. «Non può certo farsi carico al privato cittadino – scrive l’avvocato – del ritardo con il quale la pubblica amministrazione ha notificato i verbali». L’amministrazione viene tirata in ballo anche per la visibilità di quel velox di cui la donna a lungo non s’era avveduta: una lamentata inadeguata segnalazione nonostante «il legislatore, per incrementare il livello di sicurezza, ha inteso garantire l’avvistamento della postazioni in un’ottica preventiva e non repressiva».

Tanto più che la presenza di cartelli di «diverse fogge e dimensioni» viene indicata come fuorviante. Un affondo tocca poi il limite: «Quello dei 70 è totalmente ingiustificato» perché gli autovelox sono installati su un rettilineo dove fino a inizio anno il limite era dei 90». E anche solo questo passasse, basterebbe da solo cancellare – o perlomeno ad abbassare - diverse multe. Ma se il giudice non dovesse riconoscere nessuno di questi motivi come buoni, la richiesta è che almeno mantenga le multe al minimo possibile.