Sabotato l'autovelox sulla San Vitale, l'incubo degli automobilisti

Tagliati i fili del vigile elettronico, ma la polizia provinciale lo aggiusta subito

Ravenna, uno degli autovelox installati sulla provinciale 253 San Vitale

Ravenna, uno degli autovelox installati sulla provinciale 253 San Vitale

Ravenna, 18 settembre 2015 - Taglia e cuci. A tagliare ci ha pensato un anonimo sabotatore – o più sabotatori –, a cucire con ago e filo si è precipitata la Provincia. Ma una cosa è certa. I nuovi autovelox installati sulla San Vitale tra Russi e Ravenna, che in pochi mesi hanno mietuto migliaia di vittime e verbali, hanno già dei nemici giurati. I quali non hanno perso tempo prima di passare all’azione.

L’episodio di sabotaggio è di pochi giorni fa e riguarda il vigile elettronico di Russi: non ha potuto scattare foto per appena un paio di giorni. Il tempo che la polizia provinciale intervenisse per ricucire, letteralmente, i due cavi dell’autoscatto che erano stati tagliati chirurgicamente. Segno che il danneggiatore ha voluto agire in modo mirato: non un devastatore, perché un velox preso a mazzate, come accaduto in altri luoghi, per non dire giustiziato a colpi di pistola (vedi nell’amena frazione forlivese di Durazzanino), non passa inosservato e comporta margini maggiori di rischio per chi se ne rende protagonista. Il taglio dei fili sa piuttosto di operazione chirurgica. Obiettivo, non arrecare danni gratuiti, ma fermare lo stillicidio.

La Provincia – forse per evitare atti di emulazione – ha mantenuto riserbo totale sulla notizia, già oggetto di un’indagine approdata in Procura. Ma i sospettati sono tanti: da luglio i fratelli velox – includendo quelli sulle provinciali Naviglio e Madonna di Genova – hanno immortalato qualcosa come 18mila targhe. L’assessore provinciale Valgimigli giura che no, non è per fare cassa. Gli automobilisti stangati scommetterebbero sul contrario. Allora come non pensare alla sventurata 50enne di Russi che in un mese, andando e tornando dal lavoro, ha collezionato il non invidiabile record di 43 verbali, per un totale di 14mila euro di multe da pagare, e più di 180 punti decurtati dalla patente. Ha dovuto mettere in campo gli avvocati. E ora, forse, ha trovato nel killer dei velox un valido alleato: eroe per i multati, attentatore della sicurezza per le istituzioni.