Folla e una grande croce per padre Daniele: verso la beatificazione

Nel ’97 il missionario si offrì come ostaggio al posto di una giovane architetto e fu trovato morto dopo qualche giorno sul ciglio di una strada

La grande croce progettata da Rosamaria, l’architetto che padre Daniele salvò

La grande croce progettata da Rosamaria, l’architetto che padre Daniele salvò

Faenza, 19 ottobre 2014 - Una folla immensa per Padre Daniele. Dopo anni di lavoro da parte di una Commissione, con oltre 100 audizioni di persone che hanno conosciuto e operato a fianco di padre Daniele Badiali (Ronco 1962 – Perù 1997), la raccolta delle sue lettere e dei testi delle sue canzoni, si chiude la fase diocesana del processo di beatificazione del servo di Dio, sacerdote diocesano missionario sulle Ande peruviane.

Oggi, alle 18, in duomo, il vescovo Claudio Stagni ha presieduto la celebrazione in cui il materiale prodotto è stato raccolto in un plico e sigillato per essere inviato a Roma a disposizione della commissione che affronterà le fase di approfondimento e verifica della causa avviata a Faenza. La celebrazione è stata preceduta da un pellegrinaggio a piedi con centinaia di persone che prima di gremire il Duomo hanno condotto con loro una croce di legno del peso di 150 chilogrammi, progettata da Rosamaria, l’architetto missionaria a cui Padre Daniele salvò di fatto la vita offrendosi come ostaggio al suo posto, il 16 marzo 1997, dopo che la jeep sulla quale viaggiavano lui ed alcuni missionari era stato fermata da un bandito che voleva rapire la giovane missionaria. Padre Daniele venne ritrovato dopo qualche giorno morto sul ciglio di una strada. La croce riporta il nome del Padre, le date di nascita e morte, simboli dell’Eucarestia e alcune parole di canzoni da lui composte.

La grande croce è partita, sabato, dalla chiesetta di Trebbana dove Padre Daniele lavorò in opere di restauro assieme a ragazzi dell’Omg Mato Grosso, nel pomeriggio è arrivata a Modigliana. Qui si è svolta una veglia e un concerto in ricordo di Daniele autore di canzoni.

Questa mattina, domenica, alle 7 la croce è ripartita dal monastero delle Agostiniane di Modigliana per raggiungere Faenza con varie tappe: a Tossino verso le 8, a Marzeno verso le 10 entrando da via Mulino e passando nell’abitato. Alle 11, passaggio da Rivalta, da dove è ripartita per il monastero dell’Ara Crucis, in via degli Insorti. In questo tratto si sono uniti centinaia di fedeli. La croce nella chiesa dell’Ara Crucis è stata sistemata per la preghiera silenziosa e l’adorazione fino alle 15, poi usciti da viale Stradone il lungo corteo è transitato davanti alla chiesa della Beata Vergine del Paradiso, quella di San Giuseppe fino alla Cattedrale.

Qui il vescovo Claudio Stagni ha celebrato una messa prima della chiusura degli atti raccolti da inviare alla competente commissione vaticana che prenderà in esame la documentazione raccolta. In duomo, in una delle cappelle è stata allestita una mostra dal titolo “Caro Daniele, la tua mano mi darai?”.