Voltana di Lugo, avvistati e immortalati 11 esemplari di Ibis Sacro

In un campo situato a lato di via Margotta, a poche decine di metri dalla statale ‘Adriatica’

Undici esemplari di Ibis Sacro avvistati a Voltana di Lugo

Undici esemplari di Ibis Sacro avvistati a Voltana di Lugo

Voltana di Lugo 8Ravenna), 25 febbraio 2018 - Pur non trattandosi, come vedremo, di un evento raro, l’‘incontro’ vissuto alle porte di Voltana da un residente è senz’altro da considerarsi inconsueto. In un campo situato a lato di via Margotta, a poche decine di metri dalla statale ‘Adriatica’, l’uomo ha infatti avvistato ben 11 esemplari di Ibis Sacro (FOTO).

Non avendo con sè una fotocamera, ha contattato un amico, il quale in una manciata di minuti si è recato sul posto riuscendo ad immortalare l’insolita concentrazione di pennuti. Come poi confermato da un paio di naturalisti a cui ha mostrato gli scatti, si trattava in effetti di esemplari degli eleganti trampolieri dall’inconfondibile becco ricurvo. Pennuti che fino a sera hanno continuato a rovistare nel terreno alla ricerca di cibo.

Curiosando in rete scopriamo che anche nelle nostre zone imbattersi in un Ibis Sacro - uccello venerato nell’antico Egitto e diffuso in tutta l’area subsahariana - non è poi un evento così raro. A rendere inconfondibili questi uccelli il cui volo ricorda molto quello della cicogna, è il loro piumaggio uniformemente bianco, in alcuni casi con riflessi verdi o bluastri. Dotati di lunghe zampe e di becco aguzzo nero, presentano una taglia piuttosto grande. La loro lunghezza può infatti raggiungere i 70 centimetri ed il peso arrivare fino a quasi due chili, per un’apertura alare che negli esemplari adulti può raggiungere anche i 120 centimetri.

L'Ibis Sacro frequenta una grande varietà di ambienti: di preferenza, si trova in paludi, fiumi e acquitrini, ma si spinge anche fino ai margini delle città e alle coste marine. Nonostante non disdegni semi e alghe, è prevalentemente carnivoro prediligendo pesci ed invertebrati. La sua distribuzione è abbastanza ampia abbracciando tutto il continente africano a sud del Deserto del Sahara e parte del Medio Oriente fino all'Iraq. In Italia le concentrazioni più elevate si riscontrano in Piemonte, Pianura Padana e nel Delta del Po, ma non mancano osservazioni anche nel centro-sud. L’insediamento di Ibis Sacri nel nostro paese non è di origine naturale ma dovuta all'uomo. Alcuni studiosi ritengono che possano essere scappati direttamente da zoo o da allevatori privati italiani. In ogni caso si tratta di animali sfuggiti dalla cattività e adattatisi all'ambiente naturale.