Bimbo travolto e ucciso a Ponte Nuovo, Dimitrov resta in carcere

Il gip ha deciso: non sono stati concessi gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

Il luogo dove fu investito il piccolo Gionatan Lasorsa

Il luogo dove fu investito il piccolo Gionatan Lasorsa

Ravenna, 23 luglio 2014 - KRASIMIR Dimitrov resta in carcere. Si é appreso informalmente ieri che il gip ha respinto la richiesta di attenuazione della misura cautelare avanzata dal difensore dell’autista bulgaro. Per adesso, niente domiciliari con braccialetto elettronico per l’uomo sospettato di aver travolto e ucciso, con la propria Mercedes Clk, il piccolo Gionatan Lasorsa in via Romea sud e di essersi dato alla fuga.

Il bimbo, che in agosto avrebbe compiuto 3 anni, era stato investito la sera del 22 giugno davanti casa. Il 24, Dimitrov era stato arrestato per fuga e omissione di soccorso e posto in stato di fermo per omicidio colposo. Il gip aveva poi firmato l’ordinanza di custodia in carcere. 

Appare verosimile che sulla decisione del giudice abbia ‘pesato’, e non poco, la concatenazione delle versioni fornite da Dimitrov nelle occasioni in cui è stato ascoltato, a fronte di un grave quadro di indizi. Prima l’autista — 37 anni, abita a Lido Adriano — aveva escluso di essere transitato in via Romea sud all’ora dell’incidente. Ma una ragazza aveva affermato di averlo visto fuggire sulla Clk a Ponte Nuovo, mentre un uomo lo aveva addirittura seguito, prima della sciagura, avendolo visto zig-zagare a Porto Fuori. E testimonianze hanno evidenziato che, il pomeriggio del 22 giugno a Lido Adriano, Dimitrov aveva bevuto una decina tra birre e altri alcolici.

Ancora, a suo carico, le immagini registrate dalle telecamere di una banca e una stazione di servizio. Fatto sta che in una seconda occasione, il 9 luglio, interrogato dal pm Cavallari, Dimitrov aveva modificato il racconto, ma, pur dicendo qualcosa in più, non aveva certo ammesso l’investimento: «É vero, sono passato in via Romea sud all’ora della sciagura, ma non mi sono reso conto di aver travolto qualcuno».

INTANTO ieri sera, a un mese esatto dalla sciagura che ha toccato profondamente l’intera comunità ravennate, a Ponte Nuovo é stata celebrata una messa in ricordo di Gionatan.