La presentazione della manifestazione
Brisighella (Ravenna), 14 apriel 2016 - Una due giorni per esplorare il mondo delle produzioni indipendenti italiane: è BorgoIndie, che nel finesettimana del 23 e 24 aprile opererà un’analisi a tutto campo dei mondi del cinema, della letteratura, della musica, del linguaggio, del vino e della gastronomia. Cornice di questa terza edizione – che l’anno scorso, al teatro Pedrini, diede vita ad una monografica su Domenico Baccarini – sarà il convento della chiesa dell’Osservanza a Brisighella. «Uno spazio che sta ‘riapparendo’ – commenta Marco Ghezzi, ideatore dell’evento – qui avranno luogo il mercato dei produttori vinicoli e, la domenica, la conferenza». Della quale sarà protagonista il cinema, in particolare due recenti produzioni indipendenti italiane: ‘Lo chiamavano Jeeg Robot’ di Gabriele Mainetti ed il capolavoro postumo di Claudio Caligari, ‘Non essere cattivo’. Saranno presenti gli sceneggiatori Menotti, Francesca Serafini e Giordano Meacci, oltre al compositore Teho Teardo e alla ricercatrice Vera Gheno, collaboratrice dell’Accademia della Crusca. Parlerà di vini e non solo Nicola Perullo, docente di estetica all’Università di Scienze gastronomiche di Bra, autore del recente «Epistenologia». Coordinerà il dibattito Leonardo Previ, scrittore e docente alla Cattolica di Milano.
Prenderanno invece parte al mercato venticinque produttori vinicoli indipendenti: quindici provenienti dal territorio romagnolo e dieci dalle altre regioni. «Saranno presenti anche alcuni produttori del settore garage wine – spiega Carlo Catani, co-organizzatore di BorgoIndie – si tratta di vignaioli dilettanti, che non hanno alle spalle un’azienda vitivinicola».A dare vita alla cena che avrà luogo il sabato sera sarà lo chef Marco Cavallucci, in collaborazione con Casa Spadoni. A partire da oggi è possibile prenotarsi sul sito di BorgoIndie (la cena prevede un massimo di ottanta partecipanti), sul quale è appena stato pubblicato il menu della serat