I daini da abbattere secondo la Provincia sono 63 (foto Olycom)
Ravenna, 1 marzo 2015 - La saga dei daini della pineta di Classe continua. La penultima puntata risale a poco più di due settimane fa quando il Consiglio di Stato ha sospeso l’abbattimento dei daini fino al 5 marzo, giorno in cui ha fissato l’udienza per pronunciarsi. Secondo la delibera provinciale impugnata dalle associazioni le uccisioni degli ungulati della pineta avrebbero dovuto concludersi ieri (per poi riprendere in seconda battuta anche durante l’estate).
Ora l’Ente di gestione per i parchi e la biodiversità-Delta del Po ha rilasciato parere di conformità (ha dato il suo ok) alla Provincia di Ravenna relativamente alla proroga fino al 15 marzo delle attività di prelievo dei daini esclusivamente nelle aree agricole riconosciute come «Area contigua nell’ambito del piano territoriale della Stazione pineta di classe e Saline di Cervia». Il provvedimento 221/2014 della Provincia prescriveva che le operazioni di caccia avessero termine entro il 28 febbraio. Tale prescrizione era motivata dalla necessità di sospendere attività che possano creare disturbo alla riproduzione della fauna selvatica.
«TUTTAVIA – secondo l’Ente parco – il calendario venatorio regionale stabilisce il termine per il prelievo al 15 marzo e la stagione rirpoduttiva risulta essere solo agli avvii anche in considerazione dei recenti eventi climatici». Valutato anche il parere rilasciato da Ispra viene dato quindi giudizio favorevole alla proroga richiesta dalla Provincia.
Il 5 si pronuncerà intanto il Consiglio di stato che aveva accolto l’istanza di misure cautelari presentata dagli avvocati per conto delle associazioni a sostegno degli animali che fecero appello dopo che il Tar di Bologna aveva respinto il ricorso delle stesse condannando alle spese le associazioni di volontariato.
La campagna di abbattimento di 63 daini giudicati in sovrannumero nella pineta di Classe aveva come termine ieri, il bilancio, non ufficiale finora parla di una decina di animali abbattuti, tutti maschi.