I carabinieri fanno la predica in chiesa: “Occhio ai truffatori”

Al Duomo e a Russi i marescialli hanno incontrato i fedeli

Nel Duomo di Ravenna

Nel Duomo di Ravenna

Ravenna, 23 novembre 2015 - <<Non fidatevi, non aprite la porta». Un invito insolito quando rivolto ai fedeli dal pulpito di una chiesa. Ieri mattina, quell’appello ai fedeli di Russi lo ha rivolto il comandante della locale Stazione dell’Arma, il maresciallo Francesco Camastra, al termine della messa.

«Mi rivolgo in particolare ai meno giovani ai più anziani – ha esordito il comandante – perché invecchiando diventiamo più buoni e più ingenui. Negli ultimi tempi abbiamo registrato un’impennata di reati, truffe e imbrogli e furti ai danni degli anziani. Per cui vi chiedo, vi supplico di non aprire ai falsi inviati di Hera, Enel, a falsi carabinieri o finanzieri. Non aprite e chiamate il 112. Chiamateci senza esitazione, i truffatori sono tanti e abili. Meglio una telefonata in più ai carabinieri prima per accertare l’identità di chi è alla vostra porta, che dopo».

Negli ultimi mesi i militari dell’Arma hanno incontrato la popolazione nelle sedi circoscrizionali, nei centri sociali e nei circoli. Un appello a una maggior attenzione contro le truffe per conto delle forze dell’ordine lo aveva già fatto quindici giorni fa il parroco don Claudio Bolognesi al termine di una delle due messe domenicali. Ma ieri il maresciallo ha colto l’occasione della festa di Cristo Re, quando l’intera comunità parrocchiale di Russi si incontra in un‘unica celebrazione sotto il grande tendone dell’oratorio don Bosco. Anche al Duomo di Ravenna c’è stato incontro analogo con il maresciallo Giovanni Maiorana.

È un caso unico in regione, e probabilmente in Italia, quello che ormai da tre domeniche vede uno dei 40 comandanti di Stazione salire alla fine della messa sul pulpito per dispensare consigli utili o rispondere alle domande dei fedeli. Un programma fitto di incontri pianificato dai comandanti delle quattro Compagnie nella quali è suddiviso il territorio provinciale. E realizzato grazie a un accordo del comandante provinciale, colonnello Massimo Cagnazzo, con i vescovi delle quattro Diocesi che coprono tutte le parrocchie ravennati.

A questo ritmo, entro fine anno tutti i fedeli dell’intero territorio provinciale saranno diventati esperti anti-truffa.