Faenza, lo spettro dei licenziamenti alla Cisa

L’azienda metalmeccanica produce serrature, l’allarme dei sindacati

La Cisa in una foto d’archivio (Veca)

La Cisa in una foto d’archivio (Veca)

Faenza, 17 giugno 2015 - Sulla Cisa lo spettro dei licenziamenti. Con un comunicato stampa la Rappresentanza sindacale dell’azienda metalmeccanica che produce serrature, attualmente di proprietà di una multinazionale statunitense, l’Allegion, ha annunciato il Piano di ristrutturazione della Cisa Allegion. Malgrado le rassicurazioni delle scorse settimane e senza che la cosa fosse stata preannunciata in alcun modo “l’azienda -si legge nel comunicato sindacale- ha fatto sapere in un incontro tenutosi martedì 16 giugno con l’Rsu e la sigla Cgil che l’azienda ha iniziato un piano di riorganizzazione per fare fronte alla crisi di fatturato e di redditività. Al momento -si legge ancora nel comunicato sindacale- non sono stati indicati i numeri della riorganizzazione ma quanto dichiarato lascia intendere che ci saranno interventi sul livello occupazionale”, cioè possibili licenziamenti (si parla di svariate decine) che se attuate avranno un pesantissimo impatto sull’economia della città. Solo i tre siti faentino occupano circa 300 tra operai e impiegati.

Il Piano sarà illustrato nell’incontro già fissato al ministero dello Sviluppo economico per il 23 giugno cosa che fa pensare che l’incontro col Governo era già fissato da molte settimane e la cui notizia però non era stata diffusa forse per non turbare le imminenti elezioni amministrative in città. “I lavoratori riuniti in assemblea hanno approvato, quanto proposto da sindacati e Rsu, di proclamare da subito e fino all’incontro al Ministero lo stato di agitazione. In seguito all’incontro e alle cose che saranno annunciate -conclude l’Rsu- si valuteranno le ulteriori iniziative di mobilitazione necessarie”.