Cisa, un migliaio di persone sfilano per dare speranza ai lavoratori

Grande affluenza nonostante il caldo torrido. Molti anche i politici di ogni schieramento. Attesa per l’incontro del 16 a Roma

La manifestazione a sosotegno dei dipendenti della Cisa, a rischio licenziamento (Foto Veca)

La manifestazione a sosotegno dei dipendenti della Cisa, a rischio licenziamento (Foto Veca)

Faenza (Ravenna), 4 luglio 2015 - Speranza. Questa è la parola che più si avvicina al sentimento per i dipendenti dell’azienda faentina Cisa, dopo la manifestazione di questa mattina.

La multinazionale statunitense, con la testa a Dublino, Allegion, proprietaria del marchio Cisa nei giorni scorsi ha comunicato la decisione di delocalizzare paventando 238 licenziamenti nell’impianto di Faenza e 20 in quello di Ascoli Piceno di Monsampolo.

La speranza, nei lavoratori, è nata dalla grandissima partecipazione alla manifestazione (non dovrebbero essere stati lontani dal migliaio di persone) che si è svolta questa mattina; in tanti, per la lunghezza del percorso e il caldo, non avrebbero scommesso nell’alta affluenza.

Così non è stato e non sono bastati i tre chilometri a piedi dallo stabilimento di Cisa 2, in via Granarolo, sino alla piazza della Libertà a scoraggiare operai e tutti quelli che si sono stretti attorno ai dipendenti.

E se tanti operai, e questa volta anche impiegati, in difesa del proprio posto di lavoro hanno partecipato, tantissimi ex dipendenti, anche avanti con l’età non hanno voluto disertare l’appuntamento. Con loro rappresentanze sindacali di tante aziende del territorio.

Ma il forte colpo d’occhio lo ha dato anche la politica, senza colori ma tutti assieme agli operai della Cisa. Sindaci della Romagna, assessori del comune di Faenza, consiglieri di maggioranza ma anche Marco Venturelli, vice Segretario generale di Confcooperative nazionale con la responsabilità del Dipartimento delle Politiche, il senatore Stefano Collina, il deputato Alberto Pagani, il consigliere regionale della Lega Andrea Liverani, il segretario provinciale del Pd Roberto De Pascali e il segretario regionale Paolo Calvano, il presidente della Provincia, Claudio Casadio.

E poi i faentini, tanti faentini che si sono uniti al lunghissimo corteo che arrivati in piazza della Libertà ha regalato un colpo d’occhio incredibile, in una piazza risultata a tratti fin troppo piccola.

Sul palco hanno preso la parola i tre segretari generali dei metalmeccanici delle sigle Cgil, Cisl e Uil che hanno ribadito quanto la trattativa sarà lunga e difficile ma non dovrà impegnarsi della concessione da parte dell’Azienda degli ammortizzatori sociali quanto piuttosto nella salvaguardia di quanti più posti di lavoro, sottolineando le terribili ricadute sul territorio dei licenziamenti.

Dal canto suo il sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, ha assicurato la vicinanza, la solidarietà e i passi necessari per salvaguardare posti di lavoro e territorio.

Ora si attende l’incontro del 16 luglio a Roma al tavolo del MInistero dello Sviluppo economico, tra l’Azienda e i sindacati. In quella sede è atteso un piano di ristrutturazione per lo stabilimento faentino.