Faenza, 15 gennaio 2010 - La vertenza aperta per evitare la chiusura dell’Omsa assume sempre più carattere nazionale. Ieri mattina è arrivato ai cancelli del calzificio di via Pana il Gabibbo, il rosso pupazzo inviato in ogni parte d’Italia dal programma satirico (e non solo) ‘Striscia la notizia’ di Canale 5. Quanto registrato in oltre un’ora di presenza e di dialogo con le dipendenti che costituiscono il presidio permanente sarà trasmesso domani sera su Canale 5.

I sindacati intanto si stanno mobilitando per la grande manifestazione di domani: il corteo partirà intorno alle 9.30 da piazzale Pancrazi, per dirigersi verso la piazza della Molinella attraverso via Oberdan e corso Mazzini. I sindacati invitano tutta la cittadinanza a partecipare, in segno di solidarietà al personale dell’Omsa che da settant’anni rappresenta una parte fondamentale dell’apparato produttivo faentino.

Dopo il corteo, l’altro importante appuntamento per l’azienda e i dipendenti è fissato per mercoledì 20 nella sede degli Industriali a Faenza, in via Granarolo. Per quel giorno le organizzazioni dei lavoratori si attendono molto, o almeno di capire quale sia il Piano industriale elaborato dal Gruppo con base a Castiglione delle Stiviere nel Mantovano. Il personale dell’Omsa sta per entrare in cassa integrazione a zero ore, e a metà marzo questo ammortizzatore sociale sarà terminato. E dopo?

Sta per essere aperto un Tavolo sulla crisi dell’Omsa, coordinato dalla Regione, al quale saranno invitati tutti i livelli istituzionali per portare la vertenza, come accennato, a livelli nazionali. Perchè, al di là della presenza o meno del Gabibbo, quello che sta per accadere all’Omsa è tale e quale a ciò che Fiat ha programmato per lo stabilimento di Termini Imerese, in Sicilia. E per la vertenza siciliana, i sindacati sono attivati a livello nazionale. «La proprietà — sostiene Idilio Galeotti, coordinatore della Cgil del Faentino — deve sapere che come sindacato, Rsu e lavoratori ci opporremo con forza a qualsiasi decisione che vada a ridurre l’occupazione all’Omsa».

Ad avviso di Galeotti, occorrono misure straordinarie di intervento per la crisi in generale: "Il Tavolo permanente dovrà riunirsi almeno ogni 10 giorni, per valutare e varare interventi mirati. Penso alla costituzione di un fondo di emergenza, alla riduzione delle rette scolastiche comunali, a un fondo sociale per sostenere l’affitto, all’esenzione dal ticket sanitario, alla distribuzione dei farmaci in fascia C alle famiglie indigenti, all’attivazione di un accordo con le banche".