Ravenna, 14 aprile 2010 - LA MOGLIE di H. K., fuggito in Tunisia con i due figlioletti di 18 mesi e di tre anni e mezzo, ieri ha raggiunto Genova intenzionata a chiedere informazioni su come fare per ottenere il visto e potersi poi imbarcare al più presto per Tunisi. Da Genova partono navi al mercoledì e al sabato. L’intenzione della signora, moldava di 27 anni, è quella di raggiungere il marito e riuscire a riportare in Italia i due figlioletti. In attesa del visto, comunque, la giovane e disperata mamma ieri sera è rientrata a Ravenna e oggi incontrerà il proprio avvocato, Francesco Furnari.

INTANTO il marito, contattando dalla Tunisia il proprio legale, Sonia Lama, ha meglio spiegato i motivi del gesto. «I due bambini stanno benissimo con me, e stanno bene anche qui, a casa con i nonni che già conoscono. Io sono disposto a concedere il divorzio a mia moglie, ma desidero avviare le pratiche qui in Tunisia e non in Italia, perchè qui è tutto più veloce. Per quanto riguarda i figli, mi atterrò a quanto deciderà il giudice tunisino».

L'uomo dalla Tunisia nega anche di aver mai maltrattato la moglie e soprattutto di averle provocato delle lesioni, anche se i referti medici sono incontestabili. Nella denuncia-querela avanzata dalla moldava e che ha portato alla misura cautelare dell’allontamaneto dall’abitazione (misura non rispettata sabato scorso, quando poi è avvenuto il ‘rapimento’), la moglie accusa il marito di averla, oltre che picchiata, anche limitata nella sua libertà: «Mi ha impedito di truccarmi, di indossare gonne corte, di andare a ballare in discoteca».