Ravenna, 25 luglio 2010 - TAGLIARE il traguardo del secolo di vita è già un risultato raro. Arrivarci in buone condizioni è quasi unico. Ma superare brillantemente lo scoglio dei 100 anni, buttarsi alle spalle qualche inevitabile acciacco e veleggiare col sorriso sulle labbra verso i 108 anni è qualcosa di incredibile. A vedere Virginia Folli, da Solarolo, non si direbbe certo che abbia appena festeggiato i 107. Cosa dire di questa giovanotta di 107 anni che ama pasteggiare con un bicchiere di ‘coca’ e avere sempre i capelli in ordine? Ma la cosa più bella è che, in casa, la sfoglia la vuole fare lei. Venerdì, giorno del 107° compleanno, Virginia Folli ha fatto festa con i figli, i nipoti e i pronipoti. Le hanno fatto visita il primo cittadino Fabio Anconelli e il vicesindaco Nicola Cattani, che le hanno consegnato un omaggio dell’amministrazione comunale.

Gina, come affettuosamente viene chiamata, gode ancora di una discreta salute e soprattutto di una lucidità mentale sorprendente. Dalla sua grande valigia dei ricordi, Virginia Folli estrae memorie lontane. Basti dire che nello stesso anno in cui Gina nasceva, nel 1903, i fratelli Wright effettuavano il primo volo aereo e Giacomo Puccini completava Madama Butterfly. Da bambina, Virginia era gracile e lei ricorda che suo padre non la mandò mai a lavorare nei campi. Passò infanzia e giovinezza ad aiutare la madre nei lavori domestici, soprattutto a cucinare e a cucire.
 

NEL 1935 il matrimonio con Raffaele Mirri, un artigiano solarolese. Il viaggio di nozze fu a Roma. Raffaele faceva scarpe e lavori di falegnameria. Realizzava anche casse da morto e Virginia gli dava una mano, cucendo le fodere interne alle bare. Ma lei, donna riservata e concreta, si occupava principalmente delle faccende domestiche e della crescita dei due figli, ai quali sono poi seguiti cinque nipoti e, per ora, sei pronipoti. Il marito Raffaele è morto negli anni Novanta, quando aveva 93 anni.
 

GINA continua ad avere una qualità di vita straordinaria per la sua età. Due anni fa una ricercatrice dell’Università di Bologna le ha fatto visita per effettuare alcune analisi. E’ scientificamente riconosciuto che il motivo delle longevità va ricercato nel patrimonio genetico, ma ancora tanto va scoperto in tale campo. La conferma di una genetica di famiglia propensa a una vita lunghissima è evidenziata dal fatto che entrambi i genitori di Virginia vissero oltre novant’anni, un traguardo raro per chi era nato nell’Ottocento. Virginia vanta poi altre piccole grandi storie sorprendenti. E’ andata in bicicletta fin quasi a 100 anni.

A 103 anni è stata operata di cataratta, un intervento perfettamente riuscito, che le ha permesso di riprendere a vedere bene la televisione (è molto credente e Tele Pace è la sua emittente preferita). Non solo: a 104 anni è stata nuovamente operata. stavolta per la frattura di un polso. Anche questo intervento è andato a buon fine e così, tempo un paio di mesi, Virginia è tornata a dedicarsi alla sua grande passione: fare la sfoglia. Tagliatelle e gnocchi sono le sue specialità, in famiglia non si discute su chi debba prepararli. E ogni tanto Gina non manca di preparare anche una torta di mele: la fa per il medico, che ogni quindici giorni va a visitarla.