RAVENNA, 22 AGOSTO 2010 —UN TICKET d’ingresso per la spiaggia naturista di Lido di Dante. La proposta, lanciata giovedì scorso dall’assessore ai Parchi della provincia di Ravenna Eugenio Fusignani, fa già discutere: l’idea è affidare la spiaggia della Bassona a un soggetto che regoli gli accessi facendo pagare un biglietto. I sei chilometri di arenile (tutelati come Riserva dello Stato e come parte del Parco del delta del Po) soffrono da anni della presenza di guardoni, sgradito ‘indotto’ del turismo naturista. Un nuovo regolamento della Guardia forestale ha posto un argine al fenomeno ma, secondo l’assessore, serve una svolta più radicale.

I PIÙ entusiasti dell’idea di Fusignani sembrano essere proprio i naturisti. «Siamo totalmente d’accordo — dice Jean Pascal Marcacci, presidente dell’associazione naturista Aner. — Anzi, saremmo disposti a prendere in appalto la gestione della spiaggia. Purché siano attivati servizi come la recinzione dell’area, i bagnini di salvataggio, la passerella per l’accesso dei disabili. Insomma, pagare va benissimo, ma deve esserci una contropartita». Secondo Marcacci, l’accesso regolamentato «risolverebbe definitivamente il problema dei guardoni, ma è probabile che la proposta resti una boutade». L’auto-candidatura dell’Aner, comunque, piace allo stesso assessore: «Non ci vedrei nulla di male se fossero loro a gestire la Bassona — commenta. — Perché possa continuare a essere una spiaggia naturista, infatti, l’accesso deve essere riservato ai soli naturisti. Non sarebbe un ghetto: è così in tutta Europa». Quanto all’ingresso a pagamento, «è del tutto ragionevole: per entrare nella spiaggia del parco della Maremma si paga, così come avviene a Isola delle Femmine in Sicilia. Il prezzo? Non dovrebbe superare i 5 euro al giorno, anche meno».

È PERPLESSO l’assessore comunale al Turismo Andrea Corsini. «Attivare determinati servizi a pagamento, compresi ombrelloni e lettini, va bene — sottolinea, — ma l’idea di un ticket d’ingresso all’arenile non mi convince, e creerebbe un precedente». Possibilista, invece, il comandante della Guardia forestale Giovanni Nobili: «Se l’iniziativa può contribuire a tutelare l’ambiente, mi sembra un progetto su cui si può discutere. In ogni caso, è positivo che inizino ad arrivare delle proposte». Segnali di apertura arrivano anche dalla Pro Loco locale, mentre a stroncare senza appello l’idea interviene Roberto Giampreti, titolare del camping ‘Classe’, che ogni estate ospita naturisti da tutta Europa. «Una genialata: facciamo pagare i turisti, così non viene più nessuno», ironizza. E attacca: «È vero che il fenomeno dei guardoni si è ridotto, ma non certo per merito della Forestale: ho dovuto pagare tre ragazzi per fare servizio di vigilanza. Sono stati loro a cacciare i malintenzionati, almeno sui ‘miei’ 800 metri di spiaggia».