Ravenna, 24 settembre 2010 - FORSE è esagerato dire che per Mirabilandia si chiude un’era — come avvenne nell’agosto del 2006 quando l’allora proprietario Giancarlo Casoli vendette il parco agli spagnoli del gruppo ‘Parques Reunidos’ — ma certo tra pochi giorni termina un importante capitolo della struttura della Standiana. Il 30 settembre l’amministratore delegato di Mirabilandia, Claudio Bertozzi, lascerà l’incarico per dedicarsi ad altre avventure imprenditoriali e a nuove sfide personali. In accordo con ‘Parques Reunidos’ passerà le consegne al direttore generale Riccardo Capo, 42enne giunto quest’anno a Mirabilandia dopo un lunga esperienza nel settore dell’industria automobilistica (è stato anche direttore di stabilimento) e che ora ricopre l’incarico di direttore esecutivo.


Bertozzi è una delle figure storiche di Mirabilandia, avendo lavorato in pratica fin dalla nascita nel settore amministrativo del parco della Standiana. Poi con l’avvento di Casoli alla guida della struttura, divenne il braccio destro dell’imprenditore reggiano, ricoprendo quindi gli incarichi di direttore amministrativo e direttore generale di Mirabilandia. E dopo l’avvento degli spagnoli è stato lui a guidare, da amministratore delegato, il parco di divertimenti, non solo per quanto riguarda la gestione, ma anche per i progetti di sviluppo, ‘portando’ a Mirabilandia attrazioni quali Reset e I-Speed, per un fatturato che lo scorso anno ha superato i 56 milioni di euro.


«Dopo quasi vent’anni trascorsi a vivere questa splendida avventura che si è rivelata Mirabilandia — si limita a dire Bertozzi — è giunto il momento di dedicarmi a nuovi progetti personali e imprenditoriali».

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