Ravenna, 14 ottobre 2010 - OGGI ALLE 21 la crisi Omsa approda ad Annozero, la popolare trasmissione di attualità giornalistica di RaiDue, condotta da Michele Santoro. Annozero si collegherà in diretta con Faenza, in particolare con la postazione allestita sul palco del Masini, dalla quale il giornalista Stefano Bianchi intervisterà numerose operaie della storica azienda italiana produttrice di calze.
 

Per consentire di mantenere viva l’attenzione intorno ad una delle esperienze industriali più importanti della città, il sindaco Giovanni Malpezzi ha messo a disposizione della Rai il Comunale e permesso l’ingresso gratuito al pubblico, che potrà entrare in teatro a partire dalle 19.30, fino a coprire la capienza consentita (500 posti).

La diretta tv ha spostato il prestigioso concerto dell’Orchestra Filarmonica Nazionale Ucraina “Sergej Prokofiev”, organizzato dalla Fondazione Savini, che si svolgerà alle 21 nella chiesa di San Francesco.
La vicenda Omsa sarà affrontata da Santoro e dagli ospiti presenti in studio, tra cui Pierluigi Bersani, segretario nazionale del PD, e Roberto Formigoni, presidente della Lombardia.

"La questione dell’Omsa è importante per Faenza e per l’Italia – afferma il sindaco Malpezzi – perché, se riguarda la perdita del posto di lavoro di 346 persone, interessa anche i temi della crisi economica e della delocalizzazione delle imprese, aspetto quest’ultimo specifico del sistema industriale del nostro paese. Tutta Faenza si stringe intorno alle operaie dell’Omsa, per le quali stiamo continuando a lavorare insieme a Provincia e Regione, per convincere proprietà e Governo a presentare una proposta di soluzione certa e condivisa".

Ieri il sindaco Malpezzi e il vicepresidente della Provincia, Claudio Casadio, si sono incontrati a Bologna con l’assessore alle Attività produttive Gian Carlo Muzzarelli. "Siamo perplessi e rammaricati per l’assenza di una risposta alla nostra richiesta di incontro rivolta al ministero dello Sviluppo economico — hanno commentato i tre amministratori — Deve però essere chiaro che il sito su cui si trova lo stabilimento è produttivo e tale deve rimanere. Ogni soluzione dovrà quindi partire dalle garanzie occupazionali per chi vi lavora. Vigileremo per evitare qualsiasi speculazione o proposta che non sia sostenibile per la comunità locale".


"Siamo impegnati in una serie di incontri per verificare nel merito ogni ipotesi e assicurare un confronto concreto e risolutivo sul tavolo nazionale. Noi ci impegneremo e vaglieremo ogni ipotesi, ma serve altrettanta serietà e impegno da parte della proprietà", hanno concluso gli amministratori. In Regione il 2 novembre incontro con i sindacati e i rappresentanti dei lavoratori.