Ravenna, 16 marzo 2011 - Venerdì mattina nel centro salute mentale, dove si trova ricoverata, è fissata la convalida dell’arresto di Nataliya Shynyan, la bandante ucraina di 31 anni bloccata subito dopo avere ucciso lunedì notte a coltellate Elsa Morigi, 88enne ravennate che accudiva da dicembre.

Il Pm Roberto Ceroni, ha conferito l’incarico per l’autopsia al medico legale Matteo Tudini. La Procura vuole sapere con quante coltellate e con quali armi sia stata ammazzata l’anziana, in quali punti del corpo la vittima sia stata colpita e quale fosse la posizione delle due donne al momento del delitto. La relazione verrà depositata entro 45 giorni.

Il pm ha affidato un accertamento tecnico ripetibile, allo psichiatra Sanza per conoscere se la giovane, al momento dei fatti, fosse capace d’intendere e volere e quale sia ora il suo stato di salute mentale. Il medico ha già visitato la giovane: la risposta arriverà entro l’udienza di convalida.

La trentunenne ucraina, non sembra avere ancora preso coscienza dei fatti, tanto che non ricorda nemmeno quanto riferito ieri pomeriggio nell’interrogatorio reso al Pm alla presenza del suo legale.

La badante aveva riferito di avere agito perche’ convinta che l’anziana fosse in realtà un ‘demone' capace di controllarle il cervello e di poter fare del male alla sua famiglia. L’omicidio era avvenuto poco dopo le 21 all’interno dell’ appartamento di via Santi Baldini, in zona stazione ferroviaria, dove l’anziana viveva con la trentunenne.

Quando i vigili del fuoco erano riusciti a entrare assieme ai carabinieri, dopo aver sfondato la porta blindata, hanno trovato l’ucraina, a cavalcioni sulla vittima, mentre stava sferrando le ultime coltellate e rideva istericamente. La ragazza si era poi lanciata dal balcone, a un paio di metri da terra, ma il tettuccio di un’auto parcheggiata sotto aveva attutito la caduta. In Italia i suoi parenti più vicini abitano a Cremona; il figlio di otto anni, il marito e la madre abitano invece in Ucraina.