Ravenna, 18 marzo 2011 - Dal risultato della perizia psichiatrica affidata mercoledì scorso al dottor Sanza, risulta che la badante ucraina 31enne, arrestata subito dopo avere ucciso lunedì notte a coltellate Elsa Morigi, 88 anni, è incapace d’intendere e volere a causa di una grave patologia mentale.

E’ quanto il pm Roberto Ceroni, titolare del fascicolo, ha riferito in mattinata davanti al Gip Monica Galassi. Il pm ha quindi revocato la sua precedente richiesta di custodia cautelare in carcere chiedendo ora che la giovane venga affidata a un ospedale psichiatrico giudiziario. Il Gip, dopo avere convalidato l’arresto, si è riservato sulla misura: la decisione arriverà entro 48 ore.

La 31enne, difesa dall’avvocato Silvia Fantin, rimarrà nel reparto di Salute Mentale dell’ospedale di Ravenna. La badante non ha ancora preso coscienza dell’accaduto sebbene l’effetto dei sedativi sia meno marcato rispetto ai primi giorni. Ha in buona sostanza ribadito quanto detto nell’interrogatorio di mercoledì davanti al Pm, ovvero che entità demoniache le controllano la mente. Non ricorda il momento dell’omicidio ne cosa sia accaduto all’anziana, sebbene abbia fatto riferimento a "qualcosa di grave".

L’omicidio si era verificato intorno alle le 21 dentro l’appartamento di via Sante Baldini, dove l’anziava viveva con la badante. Dalla finestra i vigili del Fuoco avevano visto tutta la scena, ma al momento dell'entrata assieme ai carabinieri, dopo avere sfondato la porta blindata, era ormai troppo tardi: nel salotto l’ucraina, a cavalcioni sulla vittima, stava sferrando le ultime coltellate all'anziana. Sembra che la ragazza, finora incensurata e devota cattolica, da almeno un mese desse segni di disagio forse legati alla depressione.