Ravenna, 4 aprile 2011 - Dopo le ricette dell’amicizia proposte negli anni scorsi nelle mense scolastiche (menu’ a tema con piatti di altre etnie una volta al mese), spazio al “digiuno di Quaresima”. La proposta arriva da Nicola Grandi, consigliere in seconda circoscrizione a Ravenna. Che facendosi portavoce di alcuni genitori di religione cattolica, chiede appunto “il rispetto del digiuno quaresimale, una pratica in uso in moltissime famiglie di cristiani praticanti” che si astengono dal consumo di carne il venerdi’.

Perche’ “una decisione in questo senso - aggiunge - rappresenterebbe un segno di rispetto dovuto a tutte quelle famiglie che, legittimamente, decidono di praticare la loro fede”. Perche’ anche se “sono tenuti al digiuno i fedeli dai diciotto anni compiuti e all’astinenza dalla carne chi ha compiuto i quattordici anni”, la dottrina cattolica insegna “che coloro che non sono tenuti all’osservanza del digiuno, i bambini e i ragazzi, vanno comunque formati al genuino senso della penitenza cristiana”.

In conclusione, Grandi chiede che “l’Istituzione Istruzione e Infanzia, in collaborazione con Camst, si attivi per far si’ che questo semplice segno di rispetto possa trovare riscontro nelle scuole ravennati. Con un provvedimento che, organizzandosi, sarebbe a costo zero e senza effetti sulla dieta dei bambini”.