Ravenna, 3 giugno 2011 - SONO SEI LE telefonate intercettate prima della partita Alessandria-Ravenna del 20 marzo 2011, una delle quattro nel mirino dell’inchiesta della Procura della repubblica di Cremona e che sono intercorse fra il ds del Ravenna calcio Giorgio Buffone e l’allenatore Leonardo Rossi, fra Buffone e l’albanese Ismet Mehemeti, fra Buffone e il presidente del Ravenna Gianni Fabbri, fra Buffone e Daniele Deoma, qualificato come ds del Bellaria calcio (ma la società sostiene che non è neppure mai stato tesserato) e fra Buffone e Marco Pirani, l’odontoiatra anconetano legato a filo doppio al ds del Ravenna. Non solo, c’è anche un sms inviato da Buffone a Fabbri alle 19,51 del 17 marzo, che gli inquirenti ritengono molto importante.

Si legge nell’ordinanza che l’attività investigativa «permetteva di cristallizzare come, nonostante la pianificazione di incontri ad alto livello avvenuti tra il responsabile» dell’Alessandria, Giorgio Veltroni e il direttore sportivo del Ravenna Giorgio Buffone, quest’ultimo in nome e per conto del suo Presidente, l’evento non si realizzava solo ed esclusivamente in quanto le trattative effettuate non consentivano di raggiungere l’accordo economico.

«Nella telefonata del 13 marzo, alle ore 21,47 Buffone parlava con il presidente dell’Alessandria invitandolo a fare una riflessione sulla possibile ‘combine’. Nella conversazione del 16 marzo alle 13,24 Buffone comunicava all’allenatore Leonardo Rossi di aver ricevuto una telefonata da quella persona (da intendersi il presidente dell’Alessandria, nota della pg), con il quale aveva fissato un incontro per il giorno successivo. Al termine della conversazione Buffone riferiva all’interlocutore che di quanto appreso avrebbe informato immediatamente il presidente.

Rossi:....tutto bene..sei arrivato a Roma?
Buffone: si’ si’ si’ tutto a posto..ascolta ho ricevuto quella telefonata
R.:eh
B.:.. mi incontro domani pomeriggio (con il presidente
dell’Alessandria calcio..nota della pg)
R.:molto bene
B.: ancora non lo sa il presidente (del Ravenna nota della pg) e quindi adesso mo’ tra un po’ magari lo chiamo e glielo dico
R.: quindi poi venerdì facciamo il punto alla mattina da lui
B.: poi io credo lì che sia un discorso in amicizia (pareggio, nota della pg) immagino che non siano altri...
R.: ho capito
B.: discorsi..quindi bisogna capire anche a noi se poi va bene o non va bene ma io immagino di sì, immagino
R.:eh per quanto mi riguarda ..sì
B.:eeh lo sò però sai noi abbiamo sempre quell’altro martello di là...
R.: risposta incomprensibile...
B.:che bisogna capire ..io intanto sento poi vediamo ..
R.:va bene
B.:vediamo quello che ...che sarà insomma però il fatto che mi abbia richiamato lui stamattina
R.:molto bene molto bene
B.:capito?...»

Sempre il 16 marzo Buffone — è scritto nell’ordinanza — parlando con Daniele Deoma, asserito ds del Bellaria calcio, lo informava dell’appuntamento fissato per il giorno successivo con il presidente dell’Alessandria «e faceva accenni alle proposte che lui avrebbe avanzato per concordare il risultato della partita. Inoltre nella telefonata delle 17,56 Buffone parla con Mehemeti Ismet comunicandogli che il giorno successivo sarebbe stata una giornata importante anche per lui. L’albanese chiedeva anche informazioni sulla partita dell’Alessandria che sarebbe stata discussa tra i vertici societari.
Telefonata delle 17.5, Buffone chiama Mehemeti.
B.:com’è andata a Roma?
M.: è andata bene
B.: domani è una giornata importante anche per te
M.:certo ma dobbiamo..dobbiamo vederci senz’altro noi
B.:eh no però domani adesso non sò ...vediamo. D’accordo sempre venerdì mattina..poi domani
M.:venerdì mattina?
B.: sì...di un pò stamattina com’è andata dì fammi sape’ che sono curioso
M.: è andato bene ..quello lì te lo dico però quando ci vediamo... perchè lui non piace ..mi ha detto anche il tuo discorso è andato molto bene ..lì eh pero’ non non vuole che lo sappia molta gente ..mi ha consigliato
B.:eh normale....
M.:ci ha ricevuto Frattini (ministro degli esteri..nota della pg) eh
B.:hai hai fatto tutto allora ..ti manca solo la fascia ormai
Mehmeti ride....
B.:poi sei a posto
M.:proprio quella mi manca ...no ho detto..prima mi manca l’Alessandria
B.:ah..ah...eh quella lavoriam domani...capito?
Telefonata del 16 marzo alle 21.02 intercorsa tra il presidente del Ravenna calcio e Giorgio Buffone, «nel corso della quale questi lo informava dell’appuntamento del giorno successivo auspicandosi un risultato positivo.
Fabbri chiama il d.s.
B.:pronto
F.:ciao Giorgio
B.: pres...volevo dire..oggi mi ha chiamato il nostro amico
F.:si’
B.:da vederci domani pomeriggio.. lei domani mattina è in giro?
F.:domani vai ..vai là per pomeriggio?
B.:primo pomeriggio credo ma ci dobbiamo sentire domani mattina
F.:ah beh ascolta io ..in tarda mattinata comunque sono ..cioè ...
B.:eeh al limite verso le undici va bene come orario? o è...o è presto?
F.:sì sì tu..no ..alle undici ..alle undici può anche tranquillamente andare bene mi fai un fischio
B.: eh va bene ok vediamo se sò qualcosa eeeh
F.:quindi..quindi
B.:ma ..mi ha chiamato stamattina e poi m’ha detto..allora ..gli ho detto..oh non ti ho sentito più e m’ha detto ...eh mo’ allora e gli ho detto ..beh vediamoci no come siam messi domani
F.: e’ anche Ismet a Roma oggi
B.:Ismet?
F.:sì era a Roma anche lui oggi
B.:ah ..ho capito eeh va beh io con lui me me devo sentì per ’sta cosa oppure no..non credo no sento prima quello che vogliono fare quelli su là
F.:sì sì sì certo
B.: eh..perchè..spero che insomma vogliono fare una cosa che può bene..che può andar bene anche a noi immagino

Con la telefonata delle 10.25 del 17 marzo Buffone fissa un appuntamento con il presidente dell’Alessandria calcio. Due minuti dopo telefona a Daniele Deona in formandolo che stava andando all’appuntamento con Giorgio Veltroni.
Daniele Deoma: gio..
Giorgio Buffone: oeh
D.:dimmi tutto
B.:lì a pranzo ho disdetto eh
D.:ah sì?
B.: sì..perchè ....non è ...hanno capito un c....comunque va beh io ho anticipato quell’altro e alle tre mi vedo con l’altro (Veltroni presidente dell’Alessandria nota della pg)
D.: con quella cosa tua che ti riguarda
B.: sì sì sì sì
D.:eeeeh e allora che faccio io? devo andare avanti non dev..?
B.:cioè a te ..ah beh vai avanti adesso se....aspetta un attimo che mi chiami ..puoi darsi pure che ..che mi..m’ha detto ...un messaggio ha detto..no ...e poi ti faccio sapere io e quindi..tu lascia un attimo in standby fino a stasera
D.:va bene
B.:e poi si farà sentire immagino».

Con la telefonata delle ore 12,36 del 17 marzo intercorsa tra Buffone e Deoma «i due — si legge nell’ordinanza — fanno riferimento a un incontro di calcio probabilmente da alterare. Nella circostanza Deoma indicava nel cittadino albanese Ismet Mehemeti l’uomo a cui doveva dare delle fideiussioni. La riprova che il cittadino albanese fosse colui che materialmente effettuava le scommesse per conto del Ravenna calcio si aveva quando Buffone riferiva che aveva appena lasciato Mehmeti a parlare con il presidente. Prima di chiudere la telefonata Buffone confermava nuovamente l’appuntamento con il presidente dell’Alessandria.
Daniele Deoma.: sì Gio’...scusami
B.:assolutamente ci mancherebbe
D.:ascolta..noo..eh Gio’ eeh m’han chiamato eeeh quanto riguarda là ..
B.:eh
D.il difensore che io sono andato a vedere
B.:eh
D.:m’ha detto che praticamente c’è la totale disponibilità
D.:....poi quell’altra situazione e..e..e..con Ismet se lui vuole la garanzia
B.:sì sto già ....allora io mi son visto oggi quando tu mi hai chiamato ero ..poi dopo un pò è venuto anche lui ..
D.:sì
B.: per ved..per quello che c’era da fare qua capito?
D.:sì
B.:adesso io sono andato via l’ho lasciato di là ...
D.:con lui ..con...( incomprensibile).
B.: sì sì esatto ..eh quindi con lui siamo rimasti d’accordo comunque ci saremmo visti domani ..lui m’ha detto..Gio’ fammi sapere..gli ho detto..guarda...ci..siamo rimasti ci vediam domani ci vediam domani capito? naturale che l’altro non sà
D.:eeeh Giorgio
B.: mm
D.:se c’è la situazione io...
B.: eh ma io la situazione infatti ti sto dicendo ..io te la dico
D.: possiamo rischiare però Ismet deve..deve deve essere poi cauto a presentarsi come ci presenteremmo noi in casa.. (incomprensibile).
B.: ascolta tu sai ...adesso io poi quando ho fatto ti chiamo no?!!
D.: sì
B.: dopo di che ..tu puoi anche sentire lui se..se è una cosa positiva senti..puoi sentire lui ..per riuscire a capire quello che devi fa’ oppure rimanda tutto a domani mattina ...
D.: va boh perchè Giorgio parliamoci chiaro ..ormai eh eh eh...da noi la situazione non è più fattibile ... è fattibile solo ..la posso tenere in piedi solo se ...se lui ...se Ismet mi dice che che ...dice Dani..eh va bene ...quello che ti avevo detto a pranzo e basta...ma se lui non mi dice e devo sciogliere tutti io entro venerdì sera Gio’ capito?
B.:sì sì beh certo certo certo

La telefonata del 17 marzo alle ore 17,47 intercorsa tra Buffone e Pirani rappresenta, per il gip di Cremona, «la riprova del tentativo di combinare l’incontro di calcio Alessandria-Ravenna. Infatti il direttore sportivo del Ravenna comunicava al suo interlocutore interessato alle eventuali puntate, che il presidente dell’Alessandria aveva prospettato una situazione diversa da quella che lui sperava. Questi si era presentato chiedendo un risultato diverso dal pareggio tra le due squadre dando quale indennizzo una piccola somma di denaro quantificata in 50mila euro. Buffone comunica inoltre a Pirani che anche il suo presidente a cui doveva riferire l’esito dell’incontro non sarebbe stato sicuramente d’accordo sul prezzo. Prima di chiudere la telefonata i due si accordavano per sentirsi il giorno successivo utilizzando altri numeri telefonici più sicuri. Nella stessa serata con un sms registrato con il numero 488 delle ore 19,51, Buffone comunicava al suo presidente testualmente: ‘ok. proposta non interessante buon concerto’».

Altra telefonata che — secondo il gip — dimostra il pieno coinvolgimento del Mehemeti quale finanziatore occulto del gruppo Ravenna calcio emerge dall’ascolto della breve telefonata delle 9.24 del 18 marzo. «Rispondendo a Mehemeti che gli chiedeva notizie sull’incontro avuto con il presidente dell’Alessandria, Buffone, seccato probabilmente per il risultato conseguito, testualmente riferiva ‘loro vogliono vincere e non vogliamoci bene’ poi i due si accordano per vedersi al bar e parlare di persona.

«Nella telefonata dellle ore 9.46 del 18 marzo Buffone parla con il vice presidente del Ravenna Antonio Cirielli informandolo dell’incontro avuto con il presidente dell’Alessandria che voleva la vittoria della partita. I due decidevano di incontrarsi per parlare di persona per evitare comunicazioni telefoniche pericolose.
Alle 15 sempre del 18 marzo Buffone chiama Pirani e, non ritenendo sicuro il suo numero di cellulare, gli forniva il numero di telefono fisso della società Ravenna calcio. Pirani dal proprio studio chiama Buffone al Ravenna calcio comunicandogli il risultato finale della partita Atalanta–Piacenza. Nella circostanza il ds del Ravenna lo informava sull’esito dell’incontro avuto nella giornata precedente con il presidente dell’Alessandria il quale, chiedendo la vittoria per la sua formazione, intendeva pagare detto risultato solo con la somma di 50mila euro.
Telefonata delle 15.01 del 18 marzo.
Buffone:eccoce quà come stamo
Pirani:bene, io prima di tutto ti devo dare una bella notizia
B.:dimmi
P.: Atalanta - Piacenza
B.:sì
P.: il Piacenza va a perdere
B.:sì
P.:sì sì te lo dico al 100 per cento
B.:... Io ti volevo dire sulla cosa nostra, no
P.:sì
B.: ieri mi sono incontrato col presidente loro
P.:sì
B.: solo che loro ci hanno chiesto che vogliono vincere
P.:immaginavo
B.: eh però in una maniera ..poco appetibile poco poco quindi io gli ho detto che l’importante era invece fare quell’altro risultato e lui adesso oggi parlava con l’allenatore e poi mi faceva sapere
P.: allora Gio’ io
B.:però non la vedo semplice
P.: io ti dico questo per tempi a venire nel caso della serie “C”
B.:sì
P.:la partita articolata come noi volevamo fare a Verona
B.:uhm
P.:adesso non le fanno fà più già
B.:ah
P.:allora a noi ci interessa o l’uno l’x o il due o l’ ‘over’
B.:uhm
P.: oppure ‘over’ tre e mezzo più di quattro volte quelle robe lì non te stà più a scervellà che vince il primo tempo che tanto non se fà niente
B.:ah ho capito
P.:già
B.:va bè ma chi se si fà un discorso de pareggio il pareggio quindi
P.: si (incomprensibile) pareggia alla grande
B.: ehhh lo sò però sto aspettando oggi che mi chiami e ancora non mi ha chiamato ha detto che voleva parlare prima lui e voleva vincere con noi insomma ecco io gli ho detto di no anche perchè si è presentato con una miseria e ho detto se non ti presenti con almeno tre volte quello che mi hai detto
P.:levami una curiosità con quanto si è presentato
B.:cinquanta
P.:eh un po’ pochini
B.:io gli ho detto che gliene davo cento per vincere noi capito? e lui non c’è stato quindi oggi parlava lì con l’allenatore e poi mi faceva sapere, ancora non mi ha chiamato ........ma era più per l’altra ipotesi capito? Però così è impossibile
B.: e poi non lo sò io mio (incomprensibile).. stamattina l’allenatore voleva vincerle tutte ha detto bisogna vincere cioè nà roba, guarda, uno stress.