Ravenna, 8 giugno 2011 – La direttrice dell’ufficio postale di Milano Marittima, è stata arrestata dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare messa dal gip di Ravenna con le accuse di falsità ideologica aggravata e continuata - in quanto commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici - violazione della normativa antiriciclaggio e concorso in peculato continuato.

Dalle indagini dei militari - coordinate dalla procura di Ravenna e nate dalle segnalazioni dei parenti di un anziano di 76 anni di Savio che lamentavano sottrazioni di denaro dal suo conto corrente postale - è emerso che la donna negli ultimi cinque anni si sarebbe impossessata di quasi 500.000 euro dal conto dell’anziano correntista, falsificando documenti e movimentando lo stesso conto.

In particolare, all’insaputa dell’anziano avrebbe monetizzato assegni vidimati falsificati e liquidato buoni fruttiferi per quasi 250.000 euro, utilizzando per un importo di pari valore carte postamat in 95 diverse occasioni. Oltre all’ufficio postale di Milano marittima, i carabinieri hanno perquisito un altro ufficio postale di Ravenna, il cui direttore risulta indagato.