Ravenna, 13 luglio 2011 - CON un’insolita strategia di marketing, Alfa 3000 — società che sta portando a termine il parco faunistico ‘Dune del Delta’ alla Standiana — ha avviato una campagna pubblicitaria sui giornali, nella quale annuncia l’apertura del parco il 30 luglio. «Ma è più che altro un modo per verificare l’interesse del pubblico per la nuova attrazione», spiega Osvaldo Paci, di Alfa 3000. Nell’annuncio, che mostra la foto di due zebre, è indicato l’indirizzo Internet del parco. «La società — aggiunge Paci — conta di ricavare indicazioni utili dal numero di contatti registrati sul sito web».

I tempi reali, tuttavia, dovrebbero essere più lunghi: secondo le ultime notizie diffuse dalla società, ragionevolmente gli animali esotici arriveranno alla Standiana verso la fine dell’estate. Gli animali saranno ospitati prevalentemente in strutture leggere, già in gran parte completate, così come le ‘Palazzine della divulgazione’. Sono invece ancora in corso i lavori di edificazione dell’auditorium, sovrastato da una pensilina di 12 mila metri quadri.
Al di là della parte edilizia, restano però alcuni passaggi tecnici da completare una volta terminati i lavori: innanzitutto l’autorizzazione del ministero dell’Ambiente, e in secondo luogo la dichiarazione di agibilità da parte del Comune.

INTANTO non si dà per vinto il fronte animalista, da sempre contrario al parco. Lunedì sera, in consiglio comunale, quattro militanti di Ravenna punto a capo — tra cui la portavoce Samantha Comizzoli — hanno protestato sdraiandosi al centro dell’aula per quasi un’ora, prima di essere convinti a desistere dall’intervento della Polizia municipale. «Pensiamo che ci siano ancora margini per bloccare lo zoo safari — assicura Comizzoli. — A quanto sappiamo, è probabile che il nostro ricorso al Tar contro la struttura venga discusso entro agosto. Inoltre non ci risulta che il ministero abbia ancora dato la necessaria autorizzazione». Ravenna Punto a capo, domenica prossima, manifesterà davanti agli ingressi di Mirabilandia, coinvolta assieme ad Alfa 3000 nell’operazione Dune del Delta.