Cervia (Ravenna), 30 novembre 2011 - Si è rinnovata questa mattina la tradizionale missione cervese a Roma, dal Papa, per consegnare il pregiato sale destinato alla mensa pontificia.
Il siaco Roberto Zoffoli ha consegnato a Benedetto XVI la “panira” contenente il pregiato salfiore di Cervia, raccolto ancora artigianalmente nella salina Camillone.

Da Cervia erano presenti anche il presidente del Gruppo Civiltà Salinara, Oscar Turroni, il presidente della Società Parco della Salina di Cervia Giuseppe Pomicetti, Padre Mauro Galesini, parroco della Stella Maris di Milano Marittima, oltre a tre pullman di cittadini.

Nell'incontro con il sindaco, il pontefice ha esordito ringraziando la città di Cervia per il prezioso dono, "simbolo e fonte di vita". Nel salutarlo da parte dell'intera comunità cervese, Zoffoli ha rinnovato ancora una volta l'invito a Benedetto XVI a venire a Cervia a celebrare il rito dello Sposalizio del mare.

Il salfiore consegnato a papa Ratzinger era chiamato dai salinari “il sale del Papa”, richiamando l’antica tradizione che per oltre quattro secoli vide i salinari cervesi affrontare un lungo e pericoloso viaggio a dorso di mulo per portare questo prelibato prodotto in Vaticano, dove serviva per la mensa pontificia e per i battesimi nella città di Roma. Iniziata quando il cardinale Pietro Barbo (diventato poi papa Paolo II) divenne vescovo di Cervia nel 1444, la tradizione si interruppe nel 1870, in seguito agli eventi della breccia di Porta Pia, che interruppero i rapporti diplomatici tra il Vaticano e l’allora giovane Regno d’Italia.

Il cardinale Pietro Barbo aveva pensato di inviare il salfiore a papa Eugenio IV (al secolo Gabriele Condulmer, zio del Barbo per parte di madre) per ringraziarlo della nomina a vescovo di Cervia, allora ricca diocesi (proprio per la produzione del sale) dello Stato Pontificio. La tradizione della consegna del sale in Vaticano è ripresa, dopo oltre 130 anni di sospensione, nel 2003.