Ravenna, 16 dicembre 2011 - Nei giorni scorsi i militari della Tenenza di Lugo hanno concluso una verifica fiscale nei confronti di una persona fisica che evidenziava una clamorosa sproporzione tra tenore di vita e reddito dichiarato. Le fiamme gialle stanno, infatti, intensificando notevolmente il controllo sul possesso di auto di lusso e non poteva quindi sfuggire una Ferrari Tipo 360 Serie Modena.

L’occhio attento dei militari ha permesso di dare vita ad una serie di indagini volte ad identificare il proprietario dell’autovettura e in generale a ricomporre l’intera situazione fiscale dichiarata dalla famiglia. Interrogate le banche dati in uso al Corpo è emerso che il soggetto intestatario dell’auto di lusso fosse figlio di tale AN, iniziali di fantasia, residente a Bagnacavallo e titolare di una ditta individuale esercente l’attività di impresa di costruzioni di edifici.

A questo punto è cominciata l’analisi delle dichiarazioni dei redditi presentate dal signor AN. I militari sono rimasti senza parole quando hanno rilevato che il soggetto in questione pur avendo presentato il modello UNICO 2008, concernente il periodo di imposta 2007, ha indicato redditi pari a zero a fronte di un volume d’affari di quasi 2,5 milioni di euro.

In poche parole la dichiarazione del signor AN presentava questa situazione: le rimanenze finali, consistenti in appartamenti non venduti, l’anno successivo erano sparite. L’evasore paratotale ha omesso di dichiarare completamente i redditi derivanti dalla vendita di tutti questi immobili. Gli elementi positivi non dichiarati sono stati riscontrati in due passaggi.

A verifica fiscale ancora non iniziata sono stati riscontrati con gli atti di registro sottoscritti nell’anno 2007 dal titolare dell’impresa di costruzioni poi, nel corso della verifica fiscale, sono stati riscontrati con le fatture emesse dal contribuente. Da questi raffronti sono emersi circa 2,7 milioni di ricavi non dichiarati, oltre 200 mila euro di IVA indebitamente detratta ed IRAP evasa per oltre 100 mila euro. Il contribuente in questione è stato segnalato, visti gli importi, anche alla competente A.G. per il reato di infedele dichiarazione in violazione dell’art.4 del D.Lgs 74/00. Il signor AN si è giustificando affermando che non si fosse mai accorto di questa “dimenticanza”.