Ravenna, 31 marzo 2012 - Si chiamava Cosimo Di Muro, aveva 47 anni ed era residente a Canosa di Puglia l’operaio morto questa mattina dopo essere caduto da un ponteggio nel cantiere per la costruzione del nuovo inceneritore di Torino. L’uomo e’ precipitato da un’altezza di 40 metri a causa del crollo del ponteggio. Coinvolti nell’incidente anche suo fratello Antonio di 39 anni e un romeno di 24 anni residente a Ravenna. I feriti si trovano in osservazione all’ospedale Cto: il 39enne ha riportato fratture costali, una contusione polmonare ed epatica e una frattura dei processi trasversi lombari, mentre all’operaio romeno e’ stata riscontrata una frattura composta alla 12esima vertebra. Gli operai lavoravano per la ditta 'Edil Due' di Ravenna.

I tre operai sono stati visti cadere nel vuoto da una persona che ha dato l'allarme e che è stata trasportata a sua volta in ospedale per lo choc. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, la Polizia di Stato e i mezzi del 118, tra cui l'elisoccorso che ha trasportato i feriti al Cto. Soltanto lo scorso 3 marzo il caposquadra della Edil Due, Antonio Carpini, era morto dopo essere precipitato nel vuoto da un'altezza di 30 metri nello stesso cantiere.

Il titolare della società, Nicola Angona, è arrivato al cantiere nella tarda mattinata dopo essere stato avvertito del secondo tragico incidente. L’inchiesta è condotta dal pm Raffaele Guariniello.

A fare visita ai feriti al pronto soccorso del Cto è arrivato il ministro Elsa Fornero, accompagnata dal prefetto di Torino Alberto Di Pace. Il ministro si è trattenuto pochi minuti parlando con i medici per informarsi sulle condizioni dei feriti e ha poi lasciato l'ospedale.

"Sono profondamente addolorato per l’incidente mortale che ha funestato questa mattina il cantiere in costruzione del termovalorizzatore al Gerbido. E la mia angoscia è tanto più grande perché nei giorni scorsi erano state condotte scrupolose verifiche su tutte le misure di sicurezza previste dalla legge per la tutela sui luoghi di lavoro”. Lo afferma in una nota il sindaco di Torino, Piero Fassino. “La solidarietà della città e mia personale - conclude - va in queste ore ai familiari, colpiti da questa tremenda tragedia’’.

La Trm, la società che gestisce la progettazione e la costruzione dell’inceneritore torinese, ha fatto sapere che: ‘’Le attivita’ al cantiere del termovalorizzatore di Gerbido sono sospese fino a tutto lunedi’ 2 aprile’’.

Inoltre, sempre la stessa Trm comunica che “sono in corso da parte di tutte le autorità competenti  le indagini finalizzate a ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e le cause che hanno portato al cedimento”.
 

Trm,  che “ ha espresso il piu sentito cordoglio alla famiglia della vittima in questo momento di immenso dolore”, e’ in  costante collegamento con il Cto per seguire condizioni di salute dei due operai feriti. L’azienda ha inoltre precisato che “a seguito dell’infortunio mortale che si è verificato il 3 marzo, attraverso il Responsabile dei Lavori, Trm ha dato disposizione al Coordinatore per la Sicurezza perchè tutte le misure di sicurezza fossero nuovamente sottoposte a verifica per tutelare l’incolumità di tutti i lavoratori”.