Ravenna, 10 aprile 2012 - Pubblichiamo la dichiarazione del sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci, a seguito della riunione del Comitato per l’Ordine pubblico che si è svolta questa mattina in Prefettura.

“Rinforzi per il controllo del territorio e rispetto della leggi da parte di tutti, compreso chi promuove manifestazioni. Il Comitato per l’Ordine pubblico a cui ho partecipato insieme all’assessore alla Sicurezza Martina Monti e al Comandante della Polizia Municipale Stefano Rossi, ha assunto alcune decisioni che daranno più forza al lavoro, difficile e delicato, in queste due direzioni.

Bisogna tirare una bella riga per terra: da una parte chi è per la legalità, dall’altra chi vuole infrangere le leggi.

Tirare questa riga per terra e agire con la necessaria fermezza a difesa della legalità è l’aiuto più grande che come cittadini possiamo dare al lavoro difficile e prezioso delle Forze dell’ Ordine.

Agire con decisione per la difesa della legalità è indispensabile anche per evitare che si creino nella comunità ravennate altre divisioni o fratture sbagliate e pericolose: buonismo immeritato e ferocia insensata. O, peggio ancora, italiani da una parte e immigrati dall’altra.

No. Il confine sul quale si devono attestare le energie migliori della città è quello dell’unità nella difesa della legalità.

A tutti noi, cittadini di Ravenna italiani ed immigrati, ricordo che i fatti di sabato notte sono stati originati dalla fuga davanti a un controllo di polizia, e non da un’assenza dello Stato.

A tutti noi ricordo che l’azione per il contrasto contro l’illegalità è da sempre e sarà sempre un lavoro infinito, che richiede il sostegno attivo della comunità alle Forze dell’Ordine.

A tutti noi ricordo che in Italia siamo in uno stato di diritto e che la alla Magistratura spetta il compito di proteggerlo da eventuali abusi.

A tutti noi, ravennati, italiani o immigrati perbene, ricordo che in Italia il diritto di manifestare è costituzionalmente garantito, ma a condizione che si rispettino le regole a tutela di questo diritto.

A tutti noi, italiani ed immigrati perbene, il compito di stare uniti dalla parte della legalità.

Come faccio in ogni occasione, che succeda in uno stadio o durante una manifestazione, è mio dovere esprimere la più ferma condanna degli insulti gravi e inaccettabili che in questi giorni hanno offeso l’ Arma dei Carabinieri”.