Ravenna, 25 maggio 2012 - La procura di Milano ha aperto un fascicolo d’inchiesta per turbativa d’asta in relazione ad una gara d’appalto per l’affidamento dei lavori inerenti alla “rimozione delle interferenze” nel sito di Expo 2015. Ad aggiudicarsi la gara è stata il 20 ottobre scorso la Cmc di Ravenna.
 

Questa mattina i magistrati Paolo Filippini e Antonio D’Alessio, coordinati dall’aggiunto Alfredo Robledo, hanno disposto un decreto di esibizione di documenti relativi all’appalto eseguito dalla guardia di finanza presso la sede di Metropolitana milanese Spa in via del Vecchio Politecnico 8 a Milano.
 

Il bando era da 90 milioni euro (a cui sommare 6,8 milioni per gli oneri alla sicurezza, che non sono soggetti a ribasso) e la società di Ravenna ha vinto con un’offerta al massimo ribasso, pari a 58,5 milioni. Dopo questa prima gara, Expo 2015 Spa e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia decisero di modificare i criteri per l’aggiudicazione degli appalti eliminando il criterio del massimo ribasso.