Ravenna, 6 giugno 2012 - Ora il terremoto spaventa anche la Romagna. Una scossa di magnitudo 4.5 è stata avvertita questa mattina intorno alle 6.08: l'èpicentro è al largo di Ravenna. La scossa è stata avvertita in maniera forte in Romagna, soprattutto a Forlì e Rimini. Avvertito in maniera lieve anche nella provincia di Modena, la zona più colpita dal sisma delle scorse settimane in Emilia.

Secondo l'Ingv, le localita’ prossime all’epicentro sono Ravenna, Cervia e Alfonsine: il terremoto si e’ verificato ad una profondita’ di 25,6 chilometri. Dalle verifiche effettuate dalla Sala Situazione Italia del Dipartimento della Protezione Civile non risultano al momento danni a persone e cose.

Sono diverse le chiamate ai vigili del fuoco. I cittadini, spiegano dalle sede centrale del comando provinciale, impauriti dalla scossa hanno chiesto di fare sopralluoghi nelle loro case per accertare la presenza di eventuali crepe. Al momento, comunque, non risultano ai vigili del fuoco danni particolari o crolli nel ravennate.

 

Errani

La scossa di terremoto avvertita questa mattina nel ravennate “non ha prodotto danni e non bisogna creare allarmismo”: lo ha detto il presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani. Per quanto riguarda l’economia della riviera, basata principalmente sul turismo, Errani ha puntualizzato: “La costa, le strutture operative e turistiche sono pienamente attive e offrono una straordinaria ospitalità. Quindi - ha concluso - noi andiamo avanti”. 

 

Gabrielli

“L’Ingv ha ribadito in una lettera inviata a me e al presidente del Consiglio che i fenomeni sismici avvenuti in questo territorio sono assolutamente compatibili con la carta di pericolosita’ sismica emanata nel 2003”. E’ quanto chiarisce il capo della Protezione civile Franco Gabrielli parlando a Bologna del terremoto in Emilia Romagna. Di fronte a questo stato di cose “o tutti prendiamo coscienza di vivere in un territorio a rischio, con probabilita’ maggiori o minori a seconda delle zone, e facciamo derivare dei comportamenti oppure saremo sempre al solito film” aggiunge Gabrielli ricordando che “ormai lo sanno anche i sassi: nessuno e’ in grado di prevedere l’evoluzione del periodo sismico”. E' prioritario, secondo il numero 1 della Protezione civile, “verificare che i piani di protezione civile siano esistenti e non sulla carta, verificare gli edifici pubblici, privati e industriali siano rispondenti alle norme che quel determinato territorio impone”.

 

Il punto della giunta

Per quanto riguarda le scuole, che sono tutte aperte, proseguono i controlli. I tecnici del servizio edilizia del Comune sono stati impegnati nei sopralluoghi negli edifici scolastici prima dell’inizio delle lezioni con due squadre formate da un ingegnere e da un geometra, mentre un tecnico stato messo a disposizione del pubblico per fornire risposte. Nella mattinata sono state visitate ventitrè scuole senza riscontrare problematiche per l’incolumità degli studenti. Tra queste, nelle strutture più datate, quali l’asilo nido Rasponi e la scuola elementare Mordani, stato riesaminato lo stato fessurativo preesistente che non ha subito variazioni visibili; nella scuola elementare M.Moretti di Punta Marina, in cui era stata evidenziata una crepa, non è stato riscontrato alcun danno visibile.
La Giunta ha stabilito che le verifiche negli edifici scolastici da parte dei tecnici verranno ripetute tempestivamente qualora si verificassero altre scosse.

In merito agli edifici pubblici sono state rilevate alcune criticità, seppure non tali da comprometterne l’agibilità su Biblioteca Classense, e nella sede della Polizia municipale.
In Classense, dove si stanno svolgendo controlli strutturali  con Arch. Cuppini, Ing Tundo, Ing Biondi, commissionati dopo la prima scossa del 20 maggio, è stato riscontrato un leggero incremento dello stato fessurativo, la caduta di alcuni frammenti di stucchi senza provocare incidenti. In particolare in via cautelativa è stata puntellata una zona della volta di una scala. La struttura è comunque agibile e aperta.

 

Nella sede della Polizia municipale si sono leggermente accentuate le criticità già registrate nei giorni scorsi che hanno portato all’evacuazione di tre stanze al piano terra e altrettante al primo piano. Sono comunque in corso ulteriori e più approfondite verifiche. E’ confermato il trasloco degli uffici interessati nella sede dell’ex dogana il 18 di giugno.  La Giunta ha inoltre ribadito la volontà della città di continuare l’ospitalità alle persone provenienti dalle zone terremotate dell’Emilia.
 

 

"I monumenti storici ravennati sono salvi"

“I nostri monumenti ravennati sono salvi”. Lo annuncia la sovrintendente regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna, Carla Di Francesco. I controlli sono stati effettuati stamattina, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro al largo della costa ravennate. Erano i primi sul patrimonio artistico, perche’ “le scosse precedenti - spiega Di Francesco - avevano un epicentro lontano” e nonostante fossero state avvertite dalla popolazione, non avevano destato allarmi. Dopo i controlli di oggi “non si registrano problemi” a nessuno dei numerosi monumenti presenti in citta’ e nei dintorni, conclude la sovrintendente.

 

Scossa avvertita in Romagna, Emilia, Marche e Veneto

Il terremoto si è sentito in modo forte e distinto anche a Rimini che dista una cinquantina di chilometri da Ravenna. ''Al momento della scossa - spiega Francesca, abitante del borgo San Giovanni a ridosso del centro storico - gli antifurto delle auto parcheggiate in strada hanno iniziato a suonare. La scossa e' durata diversi secondi e si e' avvertita molto bene anche nelle case ai piani bassi''. Da quanto appreso non risultano esserci danni a persone e cose.

La scossa di questa mattina in Adriatico è stata avvertita distintamente anche lungo tutto il litorale delle province di Pesaro-Urbino e Ancona. Al momento non sono segnalati danni particolari, ma sono state diverse le chiamate ai vigili del fuoco per lo piu’ di cittadini impauriti. e continuano ad arrivare, sia ai centrali di Ancona che a quelli di Pesaro. Per il momento comunque non sono segnalati danni, salvo la caduta di alcuni calcinacci da un vecchio palazzo del centro storico di Pesaro, in via Sabatini, ma, stando a quanto dicono i vigili del fuoco, questi cedimenti potrebbero non essere stati provocati dal terremoto. La via e’ stata transennata. 

Il sisma è stato avvertito anche in Veneto, dove, al momento, non si registrano danni a persone o cose.

 

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