Ravenna, 15 giugno 2012 – FINE SETTIMANA di protesta per i naturisti della Bassona bersagliati di denunce dal Corpo Forestale. Di fronte all'«inerzia» della Prefettura e all'incapacità del Comune di trovare soluzioni, i naturisti si riuniranno domani dalle 10 in piazza del Popolo, naturalmente vestiti, mentre domenica si sono dati appuntamento sulla spiaggia della Bassona, a Lido di Dante, per prendere il sole nell'ex paradiso nudista.

 

Il portavoce del gruppo, l'avvocato Jean Pasqual Marcacci, presidente della Federazione naturista italiana (Fenait), ha illustrato il programma delle due giornate: sabato in piazza, si distribuiranno volantini e materiale informativo sul naturismo. Domenica, invece, sarà il giorno della “serenità naturista”: tutti i partecipanti si daranno la mano come simbolo di un abbraccio collettivo.

 

La protesta nasce dalla ribellione dei naturisti della Bassona contro le denunce che hanno ricevuto dalla Forestale. In rispetto della Legge Regionale del 2006, che prevede la dotazione di adeguati servizi nelle aree naturiste, la Bassona non sarebbe infatti più adatta per questo tipo di turismo grazie al quale era rinomata anche a livello europeo. Di qui il giro di vite della Forestale.

 

In risposta anticipata alle due manifestazioni, il sindaco Matteucci si difende dalle accuse mosse contro il Comune . «È del tutto evidente che i servizi necessari non possono essere allestiti nell'area di straordinario pregio naturalistico a sud di Lido di Dante», sottolinea il sindaco. Al contempo, porta l'attenzione sul piano arenile approvato nel 2009 e in cui «sta scritto in modo chiarissimo che il Comune è disponibile ad individuare un'area che abbia le caratteristiche di sostenibilità e compatibilità». E aggiunge «In questi tre anni nessun privato, compresa l'associazione che manifesta (l'Aner), si è fatto avanti con un nuovo progetto per realizzare un'area naturista. Il Comune ha già fatto ciò che poteva e doveva fare ed è pronto al confronto. Adesso tocca ai privati».


Tamami Zanzi