Ravenna, 5 luglio 2012 – PROPOSTE e suggerimenti sulla gestione della spiaggia di Lido di Dante si moltiplicano. L’argomento appassiona, anche perché un turismo come quello naturista che negli anni ha portato nella località marittima un indotto notevole, fa gola a tanti. Delle proposte presentate ieri da Confesercenti e dal consigliere di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, risulta sicuramente più affrontabile la prima, non fosse altro perché l’altra si riferisce all’eventualità di trasferire la spiaggia naturista in una zona del litorale di Lido Adriano che ha al suo interno un’area privata.
 

Le difficoltà di conciliare il turismo balneare, naturista o tessile che sia, con la tutela di un’area protetta come la Bassona, è stata al centro della commissione Ambiente convocata ieri dal Movimento 5 Stelle. «Con la regolamentazione del 2010 — ha detto il comandante della Forestale, Giovanni Nobili — abbiamo cercato di creare le condizioni perché la zona fosse accessibile, senza però provocare danni all’ambiente e alle specie che ci vivono. Ma quel regolamento, per alcune specie, non era risolutivo. Allo stesso tempo ci rendiamo conto delle esigenze turistiche della località. Allora siamo disposti a mettere a disposizione una parte del litorale come spiaggia libera. Cinquecento metri? Un chilometro? Lavoreremo per capire quanta spiaggia è possibile concedere».

Ma il problema, per Nobili, rimane la regolamentazione dei flussi. In ogni modo alla proposta della Confesercenti la Forestale ha già concesso il nulla osta. «Per noi va bene la torretta di salvataggio — ha continuato Nobili — e anche l’utilizzo dei servizi igienici del campeggio Ramazzotti. Se il Comune darà il via libera per noi non ci sono problemi. Sarà un primo passo verso la regolamentazione dell’area». Ma il dubbio rimane. «Se però arriveranno 3mila persone — ha concluso come faranno a rimanere all’interno del rettangolino di spiaggia ‘verde’? Per questo sarebbe auspicabile che si trovasse un’alternativa».
 

PER il ‘grillino’ Pietro Vandini la commissione ha raggiunto l’obiettivo, che era quello di capire come stessero esattamente le cose, anche dal punto di vista della normativa. «Ora la palla passa alla politica» ha concluso. Su una soluzione in tempi brevi confida la Confesercenti, ottimista anche per la risposta della Forestale. Nessuna notizia ufficiale, finora, è arrivata da Palazzo Merlato.
 

Annamaria Corrado