Ravenna, 16 novembre 2012 - I corsi di laurea di scienze ambientali e biologia marina finiscono 'sotto sfratto'. Lo lamentano gli studenti, critici verso la decisione della Provincia di rescindere il contratto di affitto con l'Universita' di Bologna per i locali all'ultimo piano dell'istituto tecnico Agrario 'Perdisa', attualmente destinati alla loro didattica. Il preavviso e' di sei mesi e gli studenti temono che per allora non avranno ancora una sede definitiva e saranno costretti al "nomadismo accademico. Una condizione che non e' nuova".

In un comunicato, gli studenti ricordano che l'attivita' didattica negli anni passati "era dislocata in piu' sedi anche molto distanti tra loro. Questa frammentazione era fonte di numerosi disagi. In poche parole, non esisteva un'identita' del corso di laurea". Questa frammentazione sarebba stata all'origine anche del basso numero di immatricolazioni, che si sono impennate del 70% non appena avuta la certezza di un'unica sede stabile. Ora il problema si ripropone e gli universitari temono che nel periodo di transizione dai locali del 'Perdisa' alla nuova sede antistante i laboratori di via Sant'Alberto, realizzata con i contributi di universita', Comune e fondazione Flaminia, si verifichi di nuovo dispersione,
mentre occorre evitare che "si torni al precedente stato di caos ed incertezza, che sicuramente avra' anche effetti negativi sul prestigio e l'immagine del Polo Scientifico ravennate".

 Ma a gettare acqua sul fuoco ci pensa il vicesindaco di Ravenna, Giannatonio Mingozzi, che, in qualita' di presidente della fondazione Flaminia, rassicura i ragazzi. "Capisco l'indignazione e la preoccupazione per questo stato di incertezza- spiega-, ma posso assicurare agli studenti che i loro corsi di laurea non riprenderanno quel vecchio nomadismo accademico che in passato i predecessori hanno subito". I lavori "li seguiremo insieme" e "qualora tra un anno, dovesse essere necessario un periodo di transizione, sara' certamente breve e in ogni caso lo gestiremo insieme. Per questo continueremo a vederci spesso e sara' mio dovere tenere costantemente aggiornati gli
universitari", conclude.

(Dire)