Ravenna, 21 gennaio 2013 - «E’ UNA bella notizia». Davide Battistini, l’animalista in sciopero della fame da Capodanno per ottenere una normativa che vieti di tenere cani alla catena, commenta così l’iniziativa di Alvaro Ancisi e Nicola Grandi. I consiglieri di Lista per Ravenna hanno anticipato ieri il testo di una mozione che sottoporranno alla presidenza del consiglio comunale. Nel documento si invitano il sindaco e la giunta a «proporre, con urgenza, al consiglio stesso l’adozione immediata di una integrazione al regolamento di Igiene, sanità pubblica e veterinaria e/o al regolamento di Polizia municipale, che applichi il seguente indirizzo: divieto di tenere incatenati i cani nelle abitazioni e nei luoghi di custodia, con obbligo per i proprietari o possessori o detentori di adottare le misure necessarie perché il cane non possa né uscire senza essere accompagnato da persona idonea e nel rispetto delle norme vigenti, né arrecare danno a terzi». L’iniziativa Ancisi-Grandi impegna poi l’amministrazione «ad inoltrare alla Regione Emilia-Romagna la presente mozione al fine di sollecitarne pari iniziativa attraverso una propria norma di legge e una proposta di legge nazionale».

OGGI a Ravenna la materia è regolamentata da un’ordinanza, risalente al 1998 e la cui effettiva applicazione pare dubbia, che impone ai proprietari di cani di utilizzare ‘una leggera catena, lunga almeno due metri e munita di occhiello, in modo da scorrere lungo un filo orizzontale lungo almeno cinque metri’.
Intanto Battistini inizia la quarta settimana di digiuno. «Farò di tutto perché ci sia attenzione sul tema dei diritti degli animali in questa campagna elettorale». Il suo stato di salute è monitorato da un cardiologo, che lo ha invitato a riprendere ad alimentarsi. «Io vado avanti» dice, in attesa di un riscontro da parte della Regione, a cui chiede di adottare una normativa che si valida in tutto il territorio. «Non chiedo di tenere liberi cani potenzialmente aggressivi. Ma l’obbligo di un recinto di dimensioni adeguate entro cui confinarlo. Chiederò il sostegno delle associazioni degli artigiani per diffondere questo tipo di misura nelle abitazioni di campagna. Sorteggeremo un premio di 1000 euro — aggiunge — tra chi abolirà la catena per realizzare un recinto per il proprio cane».

Marcello Petronelli