Ravenna, 11 aprile 2013 - I carabinieri di Cervia l’hanno arrestato per stalking, il pm l’ha portato davanti al giudice per il processo per direttissima, ma il giudice non ha ritenuto di convalidare l’arresto e lo ha rimesso in libertà evidenziando che non di stalking si trattava, ma di violazione del precedente provvedimento di non avvicinare l’ex compagna. Anche se al protagonista della vicenda, fra le altre, era contestata anche la grave minaccia ‘Io quella l’ammazzo’ comunicata ad amici comuni. Uno scenario, quest’ultimo, ben conosciuto: spesso alla minaccia totale ha poi fatto seguito l’atto finale.

Il pm che si è visto ‘censurare’ l’operato, Cristina D’Aniello, presenterà ricorso in Cassazione contro la mancata convalida, sostenendo che le nuove condotte integrano una ulteriore e diversa ipotesi di stalking. Nel frattempo i carabinieri hanno provveduto a far pervenire a un diverso pm, titolare dell’inchiesta per i primi episodi di stalking, gli atti di questa nuova vicenda così che possa chiedere l’aggravamento (il carcere) della originaria misura di allontanamento dell’uomo dalla ex compagna. Misura che era stata adottata nel settembre scorso dal gip, dopo la querela in cui la donna aveva denunciato di essere stata ripetutamente vittima nei mesi precedenti di episodi di violenza verbale e fisica. Condotte di violenza che l’uomo metteva in atto soprattutto quando era in preda ai fumi dell’alcool; e accadeva spesso. Proprio una vita d’inferno del genere aveva indotto la donna a troncare la relazione e questo aveva trasformato l’uomo in uno stalker.

Negli ultimi mesi l’uomo — è emerso dall’ultima denuncia — ha violato più volte la misura di non avvicinamento, ma la donna ha lasciato correre. Anzi, fra i due sembrava esserci stato un riavvicinamento tanto che a Pasqua hanno anche pranzato insieme. Uno scenario, anche questo, già visto, ma che quasi mai acquisisce connotati duraturi. E infatti i rapporti fra i due sono nuovamente precipitati e la violenza, soprattutto verbale, ha ripreso il sopravvento fino alla pronuncia della minaccia di morte e alla ricerca del contatto fisico, sabato pomeriggio.

L’uomo ha insistemente cercato la ‘ex’ a casa, poi ha cominciato a offenderla e a limitarla nella libertà. La donna è riuscita a raggiungere la stazione dei carabinieri di Cervia per denunciare quanto stava accadendo e l’uomo l’ha seguita e si è messo a sbraitare contro di lei aggrappato alla cancellata dell’edificio che ospita la stazione dell’Arma. A quel punto è scattato l’arresto. Ora l’uomo è ancora libero.

Carlo Raggi