Ravenna, 18 maggio 2013 - SPIAGGIA ‘blindata’ a Lido di Dante e Lido di Classe. La scorsa settimana gli operatori delle due località balneari si sono risvegliati con una bella sorpresa: una recinzione di oltre due metri che, tagliando la spiaggia, impedisce l’accesso a quasi 5 km di arenile. La drastica soluzione, in realtà, era già stata annunciata dalla Forestale, tramite il Capo dell’Ufficio territoriale per la Biodiversità Giovanni Nobili, ma i cittadini avevano sperato fino all’ultimo che si potesse fare marcia indietro. A detta loro «l’impatto di una recinzione che, lambendo l’area della pineta Ramazzotti bruciata, taglia in due la spiaggia e si ‘tuffa’ in mare per oltre dieci metri è infatti molto forte», e coloro che dell’oasi della Bassona fino ad oggi avevano fatto la propria fonte di reddito, con l’arrivo dell’estate, temono il tracollo delle presenze.

LE DUE realtà di Lido di Classe e Lido di Dante sono infatti tra loro molto differenti. Mentre nella prima località la distanza tra l’ultimo stabilimento balneare (il bagno Go go) e la recinzione è di almeno un chilometro e mezzo e l’accesso in pineta è garantito fino alla foce del Bevano, tutt’altro discorso concerne la barriera eretta a Lido di Dante. In questo secondo caso i metri di spiaggia libera lasciati alla balneazione sono infatti 800 e le cancellate per l’accesso alla pineta retrostante rimarranno chiuse, aperte solo per le visite guidate. Precauzione adottate per salvaguardare il tratto di pineta bruciato dalle fiamme l’estate scorsa. «Siamo molto preoccupati per come si sta profilando la stagione 2013 — insorgono gli operatori di Lido di Dante —. Le notevoli difficoltà economiche nazionali, che già pesano su tutte le località marittime, sono qui amplificate dalla chiusura della spiaggia libera a sud della città. Non tutti si sono resi conto che le prenotazioni turistiche sono in calo del 50 per cento. Ed ora, dato che le mareggiate invernali hanno ridotto anche la spiaggia antistante i bagni, il paese si trova completamente sprovvisto di arenile».

La chiusura del tratto di spiaggia non è però da considerarsi definitiva. L’intento della Forestale è infatti quello di proteggere le specie animali (ad esempio il Fratino), come voluto dalla Rete Natura 2000, che in questo periodo stanno nidificando. E così, dal 15 luglio, le cancellate fronte mare potrebbero essere rimosse, spostate o semplicemente modificate. Non è però solo per le barriere che si sfogano i cittadini. Tanti si domandano: «Ma quest’anno il naturismo è consentito o sarà ancora una volta sanzionato?. La chiusura dell’area naturista ha di fatto ottenuto il risultato opposto a quello desiderato: i veri naturisti se ne sono andati, e coloro che usano la zona per atti osceni, adducendo il pretesto di essere dei nudisti, hanno colonizzato l’area».

Gli operatori continuano: «I turisti, che da quest’anno dovranno anche pagare la tassa di soggiorno, non solo non potranno più dedicarsi ad una delle attività che maggiormente ci identifica, ma non potranno nemmeno usufruire dei servizi necessari alla propria vacanza. E fino al primo giugno qui non saranno aperte le farmacie, la guardia medica e non ci sarà adeguato collegamento di bus per la città».

Alessandro Cicognani