Ravenna, 24 maggio 2013 - Auto incendiata e molotov contro l’abitazione a Faenza del presidente della Provincia di Ravenna Claudio Casadio. Due diversi episodi in due momenti differenti; il primo quaranta minuti dopo la mezzanotte quando è andata in fiamme l’auto parcheggiata nel vialetto interno al cortile della casa di Casadio; il secondo alle 3.15 alcune bottiglie incendiarie sono state indirizzate al portoncino d’ingresso dell’abitazione. Nessun danno per il presidente Casadio e per la sua famiglia. Andate invece distrutte l’auto e danni al portone d’ingresso.

 

CASADIO: "GESTO ECLATANTE"

“E’ stato un gesto eclatante, volutamente eclatante. Ma pochi commenti e lasciamo lavorare gli inquirenti, le forze dell’ordine si sono attivate tempestivamente”. Claudio Casadio ha ancora la voce scossa dopo le molotov (“forse tre”, dice) lanciate da ignoti contro la sua casa a Faenza. In casa c’erano Casadio, la moglie e la figlia che vive con loro: “Ci siamo svegliati e abbiamo visto le fiamme, abbiamo chiamato i vigili del fuoco che sono arrivati subito. Danni? La nostra auto, una Peugeot che era parcheggiata nel garage, è distrutta”.
 

Nella notte il prefetto di Ravenna Bruno Corda ha informato il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi dell’accaduto, di fronte l’abitazione all’abitazione di Casadio e’ stata inviata per precauzione una volante della polizia. Oltre ai vigili del fuoco, sul posto sono arrivati poco dopo l’attentato anche i carabinieri che hanno avviato le indagini.

 

MATTEUCCI: "ATTO DI GRAVITA' INAUDITA"

Immediata la solidarietà  a Casadio: “A nome mio, della Giunta, del Consiglio Comunale e di tutti i ravennati esprimo solidarieta’ e affetto al Presidente della Provincia Claudio Casadio e alla sua famiglia" ha dichiarato il sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci che continua: "Quello compiuto stanotte e’ un assalto criminale di gravita’ inaudita, che turba profondamente la nostra comunità: che io ricordi mai prima d’ora si era verificato un episodio del genere nella nostra provincia”.

Di "azione grave e preoccupante" parla anche il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi, mentre il presidente della Regione Vasco Errani chiede di "fare piena luce al piu’ presto, affinchè non abbiano il minimo spazio di azione coloro i quali fomentano l’intolleranza e la violenza”.

 

Oggi pomeriggio alle 15,30 e’ stata convocata una seduta straordinaria del consiglio provinciale di Ravenna. “Ferma condanna” dell’atto in un messaggio congiunto a Casadio dal vicepresidente Gianni Bessi, la giunta, il presidente del consiglio provinciale, Gabriele Rossi, e tutto il consiglio.

 

LE INDAGINI

Dopo l'attentato, riunione straordinaria in Prefettura a Ravenna la riunione straordinaria dei responsabili dell’ordine pubblico e della sicurezza, alla presenza delle istituzioni a partire dal presidente della Regione Vasco Errani. Carabinieri e polizia, coordinati dalla procura, stanno indagando a tutto campo ma al momento, come ha fatto sapere da Bologna il procuratore capo della direzione distrettuale antimafia Roberto Alfonso, non ci sono elementi che fanno pensare alla criminalità organizzata.
Questa tesi emerge anche dopo il vertice dal prefetto di Ravenna Bruno Corda, nel corso del quale autorita’ e istituzioni hanno convenuto sulla possibilita’ di altre dinamiche alla base dell’atto a suon di bottiglie molotov di questa notte a Faenza. Non ci sarebbe nessun atto o delibera piu’ o meno recente della Provincia, fra l’altro, a far pensare a eventuali ritorsioni contro Casadio o la sua amministrazione.