Ravenna, 26 febbraio 2014 - Un pachistano di 34 anni si è recato in questura a Ravenna per chiedere asilo politico ma è stato arrestato, poi liberato, e ora ha l'obbligo di lasciare l'Italia. L'uomo, disoccupato e finora incensurato, ieri mattina è andato all’ufficio Immigrazione per esporre una vicenda personale travagliata.

Gli agenti però, dopo aver ascoltato la storia, hanno effettuato le verifiche di prassi sulle impronte digitali e hanno constatato che l’uomo lo scorso anno era stato espulso da Udine perché clandestino. Era poi stato segnalato in Svizzera e Ungheria prima di arrivare in Romagna. La polizia così non ha potuto fare altro che arrestarlo. Ulteriori guai per il 34enne sono arrivati quando alla richiesta di fornire le proprie generalità, ha riferito una data di nascita che non corrisponde a quella reale.

L'uomo ha patteggiato sei mesi con pena sospesa. Ora è libero ma ha l'obbligo di allontanarsi dal territorio nazionale con la facoltà di riformulare la sua richiesta di asilo, rivolgendosi all’ambasciata italiana del suo Stato o dello Stato in cui si recherà.