Ravenna, 11 marzo 2014 - “Le citta’ in gara sono passate da 21 a 6, se Ravenna ci riesce allora ci riescono Bologna, l’Emilia Romagna, il Paese, tutti. Qui c’e’ un di piu’ che Matera, avversaria temibilissima, non ha: c’e’ l’Universita’, ci sono i giovani”. Cosi’ il rettore dell’Universita’ di Bologna, Ivano Dionigi, lancia la volata a Ravenna come candidata a capitale europea della cultura nel 2019.

Oggi i vertici dell’Alma Mater sono tornati in citta’, al convegno organizzato ad hoc al centro congressi di largo Firenze, per annunciare il sostegno alla corsa europea dopo la pre-selezione superata il 15 novembre e alla luce della consegna del nuovo dossier entro il 21 luglio (si sapra’ chi vincera’ il prossimo autunno) per conquistare il titolo di ‘capitale’ tra cinque anni, insieme con una collega bulgara.

Stamane era in programma una firma su un documento di sostegno condiviso, ma gli accordi si stanno perfezionando e per i formalismi ci sara’ tempo. L’appoggio di Unibo al 2019 ravennate e romagnolo non e’ economico, ma di immagine, promozionale, logistico, di condivisione di spazi anche fisici, di ricerca e coinvolgimento socio-culturale: “L’insediamento dell’Alma Mater a Ravenna ha stimolato una serie di risorse culturali e scientifiche, importanti progetti di ricerca in vari settori.

Credo che la forma principale con cui aderire al 2019 sia quella che offre una collaborazione sistematica, un coinvolgimento, una partecipazione di docenti, ricercatori e ragazzi che fanno le tesi. Si tratta di un progetto che va definito nei particolari attraverso singole iniziative”, spiega il prorettore alla Romagna Guido Sarchielli a margine dei lavori.

Ha osservato Dionigi nel corso del suo applaudito intervento, come al solito denso di citazioni dei classici: “L’emozione su Ravenna capitale si sente, vibra. Giochiamo la carta di un passato che non e’ mai lo stesso, insegna il Faust che ‘cio’ che hai ereditato dai padri devi riconquistarlo per possederlo davvero’. Io nel 2019 non saro’ piu’ rettore e Fabrizio Matteucci non sara’ piu’ sindaco: puo’ succedere che non si vinca, puo’ succedere, ma restano i progetti e resta una comunita’ rafforzata che e’ rivolta al domani”, ha rimarcato il rettore. Per Dionigi, allora, anche e soprattutto in vista del 2019 “Ravenna e’ tessera vivente di un mosaico piu’ grande, Ravenna e’ porta dell’Oriente e di Oriente abbiamo bisogno, Ravenna e’ porto, Ravenna e’ utopia dove l’uomo cerca il proprio destino: e’ un luogo dell’et-et, non dell’aut-aut”.

Agli studenti riuniti in largo Firenze si sono rivolti con passione anche il coordinatore e la project manager di Ravenna2019, Alberto Cassani e Nadia Carboni, presenti sul palco insieme con Matteucci, il presidente della Fondazione Flaminia Lanfranco Gualtieri, il coordinatore del campus ravennate Unibo Giorgio Gruppioni oltre a due rappresentanti degli studenti: “Il treno del 2019 passa adesso, abbiamo bisogno delle vostre idee e dei vostri consigli, partecipate”, ha scandito Cassani guardando i giovani. Convinto che, comunque andra’ in autunno, il lavoro svolto finora sia prezioso resta il sindaco Matteucci: “I primi protagonisti di Ravenna2019 saranno i giovani. Faremo crescere ancora la vita culturale, la scuola, l’Universita’. Da qui ad allora il vecchio porto comincera’ a trasformarsi nella nuova Darsena di citta’. Ravenna dovra’ sempre di piu’ aprirsi al confronto con culture e civilta’ diverse. Mi piacerebbe, come testimonianza del valore della nostra Repubblica laica, che ai tre lati di una piazza del nuovo quartiere- ha evidenziato Matteucci- sorgessero una chiesta cattolica, una sinagoga e una moschea, con al centro un segno architettonico dell’unita’ dell’Italia e di una nuova Europa. Sono certo che, se Ravenna vincera’ questa sfida, sapra’ rappresentare in Europa tutta l’Italia e lo fara’, come dice la nostra Costituzione, ‘con disciplina e onore’. Abbiamo ottenuto la prima vittoria e adesso guardiamo avanti”.

Ravenna 2019 aspetta le idee dei cittadini

Torna piu’ ambiziosa la piazza “reale” di Ravenna2019, lo staff per la candidatura della citta’ dei mosaici a capitale europea della cultura. L’appuntamento con “Agora’”, il laboratorio di idee a tema creato in citta’, e’ per questo weekend: sara’ presente tra gli altri Neil Peterson, l’artefice del successo di Liverpool2008. “Rappresenta il luogo dell’intelligenza diffusa e collettiva di Ravenna e della Romagna- rilancia oggi Alberto Cassani, coordinatore della candidatura- e quest’anno ai partecipanti non si chiedono solo idee, ma anche capacita’ organizzativa: saranno infatti assegnati dei fondi per realizzare progetti che potrebbero essere messi in agenda nel giorno in cui la giuria internazionale verra’ a Ravenna per verificare direttamente il nostro lavoro preparatorio, prima dell’ultima audizione a Roma”.

Un’altra caratteristica di “Agora’ 3.0”, rispetto alle precedenti edizioni, sta nel fatto che gli incontri si terranno nella residenza municipale come “sede in cui si amministra la cosa pubblica, cosi’ come nell’agora’ (‘piazza’) gli antichi greci esercitavano la democrazia”, ricorda lo staff in una nota.
I lavori inizieranno sabato alle 15 quando Nadia Carboni, project manager di Ravenna2019, fara’ il punto della situazione alla luce delle sollecitazioni rivolte dalla commissione alle citta’ finaliste; seguiranno gli interventi dei cittadini in modalita’ barcamp (iscrizioni:info2019@ravenna2019.eu) e i gruppi di lavoro.

 La giornata di domenica (10-17) sara’ invece tutta dedicata all’ideazione e progettazione collettiva delle “Prove Tecniche dei Cittadini”. Carboni rimarca che “la partecipazione e’ stata da subito uno degli elementi distintivi della nostra candidatura, come riconosciuto pubblicamente dalla giuria, e continuera’ a esserlo”. Anche l’edizione 2014 dello spazio ideativo partecipativo e’ progettata e condotta dalla coop sociale “Villaggio Globale” (villaggioglobale.ra.it).
Sara’ allestito inoltre uno spazio per bimbi dai 5 anni in su, gestito dai volontari di V!Ra, per consentire anche a chi ha figli di seguire Agora’ 3.0. Programma completo sul sito ravenna2019.eu.

(Dire)