Ravenna, 13 marzo 2014 - "Trasportavo organi per trapianti, per questo andavo troppo veloce". La stessa giustificazione, ripetuta più volte a vari prefetti ha fatto scattare le indagini effettuate dalla Sezione di Polizia Stradale di Ravenna, con la sua Squadra di Polizia Giudiziaria, nei confronti del direttore di una sede della 'Croce Azzurra Italiana' esterna all'Emilia-Romagna. L'uomo è stato segnalato alla Procura di Ravenna per i reati di falso e truffa commessi da persona esercente un servizio di pubblica necessità.

Il direttore della 'Croce Azzurra Italiana', che utilizzava un'Audi A4 preposta al servizio di trasporto organi e plasma, collezionava infrazioni legate al superamento dei limiti di velocità. Poi ricorreva al prefetto di turno per farsele cancellare. Trasporto sanitario urgente era sempre la stessa giustificazione scritta, a cui l'uomo allegava anche falsi rapporti d'intervento in cui si parlava di trasporto di organi umani destinati al trapianto, che da successive verifiche non risultavano essere mai delegati.

Dalle indagini è emerso che l’autovettura in questione, privata dell’allestimento (strisce rifrangenti e dispositivo supplementare di allarme visivo), veniva utilizzata anche per scopi personali. Le conseguenti verifiche effettuate attraverso il sistema di gestione delle contravvenzioni, permettevano di individuare tutte le infrazioni avvenute nella provincia di Ravenna. Dai successivi accertamenti effettuati con il Centro Trapianti, è risultato che in dieci contestazioni dall’anno 2009 al 2012, erano stati prodotti ricorsi utilizzando falsa documentazione.