Faenza, 15 marzo 2014 - Era accovacciato su una sedia con un pannolone legato alla vita, sporco e senza più muoversi, bere e mangiare da giorni. Così è stato trovato Coraggio, Corry, come lo hanno ribattezzato i volontari dell’Enpa, un cane di razza Lagotto che viveva in un appartamento di una famiglia di faentini, in totale stato di abbandono. Una brutta storia di maltrattamento che potrebbe essere arrivata a una soluzione grazie alla segnalazione di qualcuno con un po’ di cuore che sapeva bene quali fossero le condizioni dell’animale.

L’episodio è accaduto nei giorni scorsi e i volontari dell’Enpa, in accordo con i proprietari, hanno preso in carico l’animale portandolo nel canile di via Righi dove è stato sottoposto a una serie di visite mediche, reidratato con flebo, lavato, tosato e sottoposto ad un trattamento antiparassitario visto che nel frattempo era infestato dalle pulci che lo indebolivano ulteriormente. Ora la storia di Corry ha raccolto sul web quasi 2mila ‘mi piace’ su Facebook con persone che lasciano commenti per sapere le sue condizioni, e scrivere il loro sdegno per la sua sorte e l’apprezzamento per l’Enpa. «Quando siamo entrati in casa — racconta Roberta, una delle volontarie del Rifugio del cane, dove hanno sede il canile municipale e la sezione dell’Enpa — non volevamo credere ai nostri occhi. Il cane tremava e non si muoveva più mentre i proprietari sono rimasti nella più totale indifferenza, quasi fosse normale che un cane vivesse così. Dobbiamo davvero ringraziare — continuano i volontari — chi ha trovato il coraggio di denunciare la cosa; la disidratazione lo ha portato ad avere pelle durissima, alcuni tic facciali e un prolasso: un animale in fin di vita per la fame».

Nell’abitazione c’era anche una gatta, in condizioni meno gravi, anche lei condotta al Rifugio del cane. Corry è ora in isolamento sotto osservazione e nutrito ogni due ore; purtroppo non siamo sicuri di poter scrivere il lieto fine per la storia dell’animale non essendo sicuro che possa ristabilirsi. «Non riusciamo a credere — dicono — che a Faenza nel 2014 ancora ci sia chi tratta in questo modo animali che volontariamente si è scelto di ospitare; meglio se ce lo avessero consegnato subito non appena si erano resi conto di essere incapaci di accudirlo». Ora l’Enpa sta valutando se presentare una denuncia. Intanto i volontari sono impegnati ad aggiornare costantemente il bollettino medico del cane sul sito www.rifugiodelcanefaenza.org, dove si può seguire il percorso di riabilitazione di Corry. «Al momento — concludono i volontari — Corry non è adottabile, chi volesse aiutarlo può portare cibo, coperte o fare una donazione per finanziare le sue cure».

Antonio Veca