Ravenna, 11 aprile 2014 - Un trauma da schiacciamento legato a una diffusa compressione toracica e non un decesso provocato da un malore.

Secondo i primi parziali risultati dell'autopsia eseguita nella tarda serata di ieri, cosi' ha perso la vita Lorenzo Petronici, il facchino ravennate di 58 anni trovato morto nella notte tra lunedi' e martedi' tra i coils, enormi bobine di acciaio laminato, dello stabilimento Marcegaglia di Ravenna.

Per l'accaduto, il Pm Lucrezia Ciriello ha gia' indagato quattro persone: oltre al legale rappresentante del Gruppo (Antonio Marcegaglia, 51 anni di Mantova, difeso dall'avv. Ermanno Cicognani), ci sono il delegato alla sicurezza dello stabilimento (43 anni, di Bergamo, anche lui difeso dall'avv. Cicognani); il legale rappresentante della cooperativa Cofari per cui lavorava la vittima (56 anni, di Ravenna, difeso dagli avvocati Francesco Manetti, Danilo Manfredi e Giorgia Toschi); e il medico delegato alla visite mediche per i dipendenti Cofari (60 anni, difeso dall'avvocato Maria Giulia Tarroni).

La relazione ufficiale sull'autopsia verra' depositata entro 40 giorni. I famigliari del defunto sono tutelati dagli avv. Lorenzo Valgimigli e Paola Bravi.