Ravenna, 14 aprile 2014 - PADRE Pietro Gandolfi la comunità parrocchiale di Casalborsetti la conosce bene, dato che negli ultimi anni, d’estate, la messa domenicale delle otto del mattino era proprio lui a celebrarla. Don Giovanni Desio si rifiutava infatti di celebrare tale funzione e i parrocchiani, con l’aiuto dell’arcivescovo, decisero di sopperire la mancanza con l’intervento, appunto, di Gandolfi. Forse sta anche qui il motivo per il quale, da ieri, la guida spirituale di Casal Borsetti è stata affidata proprio a lui. Il vicario, in realtà, è stato scelto in Don Arienzo Colombo, parroco di Marina Romea e Porto Corsini, ma a celebrare la messa e in confessionale ci sarà, appunto, padre Gandolfi.

IERI LA sua prima funzione, una settimana dopo lo scoppio del putiferio che ha colpito la chiesa del più a nord dei lidi ravennati. Il caso vuole che fosse proprio la domenica delle Palme, in attesa del fine settimana pasquale. I cristiani festeggiano la risurrezione di Gesù e a Casal Borsetti sperano che il percorso di fede, possa portarli ad una rinascita. «Non la violenza, ma l’amore — ecco il tema su cui ha deciso di puntare padre Gandolfi per il suo primo sermone —. Dobbiamo imparare ad amarci in famiglia...e anche in parrocchia. Teniamo alto il morale, perché tutti abbiamo bisogno di misericordia. Per me è un piacere essere qui con voi e sappiate che fino a settembre sarò la vostra guida spirituale».

Julles Metalli, il collaboratore laico che svolge servizio nella parrocchia di San Lorenzo da otto anni, non ha dubbi: «La comunità sta iniziando a reagire. Giustizia deve essere fatta, ma ora noi dobbiamo iniziare a riprenderci». E a giudicare dalle persone che ieri si sono recate in chiesa, praticamente piena, sembra proprio che ciò stia avvenendo. «Io ringrazio l’arcivescovo per padre Gandolfi — prosegue Metalli — che qui è uomo conosciuto e stimatissimo. In questo momento noi chiediamo l’aiuto di tutti, sia per le pulizie della chiesa che per la vestizione dei bambini che, ho chiesto, siano le mamme a fare, in modo da evitare ulteriore confusione in un momento così complicato. Per il nuovo parroco dopo settembre? La scelta spetta all’arcivescovo, se poi mi chiedono un’opinione io ho in mente anche dei nomi».

Alessandro Cicognani