Ravenna, 19 aprile 2014 - PADRE Pietro Gandolfi, al centro delle cronache per essersi allontanato dopo aver innescato un incidente — e per questo è indagato per omissione di soccorso — anche ieri era sulla Delphinus, una delle tre motonavi sotto sequestro in porto. Ha portato generi alimentari ai marinai, li ha invitati ad andare alla Stella Maris per telefonare a casa o collegarsi a internet.

E’ la Settimana Santa, ci sono mille impegni nelle varie parrocchie. Compresa quella di Casal Borsetti, dove padre Gandolfi dice messa dopo l’arresto di don Desio: «Certo, per me è stata una settimana un po’ strana, diciamo così, per via dell’incidente stradale di sabato scorso. Mi porto dietro ancora lo shock. In questi giorni, dopo che la sera dell’incidente mi ero recato al pronto soccorso per accertarmi sullo stato di salute el ragazzo, mi sono tenuto informato sul giovane attraverso gli agenti della polizia stradale che si stanno occupando dell’incidente. La prossima settimana ho in programma di contattare la famiglia».

IN UNA lettera diffusa ieri, il Comitato territoriale welfare Gente di mare di Ravenna, esprime vicinanza al sacerdote, e apprezzamento verso per l’abnegazione e lo spirito di solidarietà con i quali guida la Stella Maris e per il suo impegno nella Chiesa. «Padre Pietro Gandolfi è un prete che dà ogni giorno l’anima e tutto se stesso alla scelta vocazionale fatta molti anni fa. Mai potrebbe fare o comportarsi diversamente. Noi come Comitato territoriale welfare Gente di mare di Ravenna, senza entrare nel merito di quanto riportato dalla stampa in merito all’incidente, vorremmo testimoniare l’opera e l’impegno  giornaliero di padre Gandolfi come responsabile della Stella Maris, organizzazione cattolica inaugurata a Ravenna nel lontano 1938, con lo scopo di aiutare e sostenere i marittimi».

«Nonostante la sua età, padre Gandolfi — spiega ancora il Comitato welfare —  assiste quasi cinquemila marittimi ogni anno, per le loro necessità essenziali e in particolare per le problematiche di collegamento familiare in tutto il mondo». Non è raro, raccontano i volontari, vedere padre Gandolfi metter mano al portafogli personale e dare, dare sempre per alleviare le difficoltà e le necessità dei marittimi con la discrezione e la sensibilità che gli sono proprie.

«PADRE Pietro ha detto un ‘sì’ molti anni fa ed è sempre rimasto fedele. L’arcivescovo Ghizzoni lo ha chiamato ad occuparsi anche di una parrocchia della Diocesi che necessitava di una figura di prete integerrimo, di quel prete che aveva detto come Marta ‘sì Signore, io credo’. Noi pensiamo che mai scelta fu più illuminata. Esprimiamo la nostra gratitudine e la nostra vicinanza a Padre Pietro per quanto ha fatto e per quanto continuerà a fare nella vigna del Signore. Buona Pasqua Padre Pietro».