Ravenna, 22 aprile 2014 - Multato di 50 euro perché ha suonato in luogo pubblico senza aver chiesto il permesso preventivo all’Amministrazione comunale: il musicista, un distinto maturo orchestrale con capelli bianchi e frac, si è esibito con il suo flauto traverso il giorno di Pasqua in piazza del Popolo.

‘Vittima’ del regolamento adottato due anni fa dal consiglio comunale — tra molte polemiche delle opposizioni — il tedesco Klaus-Peter Diehl, ‘busker’ della musica classica che gode di una certa popolarità. Le sue tournee sono improvvisate: piuttosto che esibirsi in teatri, suona en plen air in piazze e strade delle città. Ieri è stato applaudito a San Benedetto del Tronto. Ed è filato tutto liscio: tanti complimenti e un incasso discreto.

Ma il giorno prima, a Pasqua, Klaus-Peter è incappato a Ravenna in un agente della Polizia municipale zelante. Dopo avergli chiesto se avesse il permesso per esibirsi in pubblico e registrato il suo diniego, ha verbalizzato la violazione e presentato il conto: 50 euro appunto. Peter non l’ha presa bene. «Nessuno mi ha mai chiesto un permesso — ha commentato —, ho sempre suonato ovunque liberamente. E poi questa non è la città candidata a capitale europea della cultura?».

Uno sgarbo che Diehl si è legato al dito. Ieri infatti si è trasferito nella cittadina marchigiana: amplificatore per diffondere la base orchestrale preregistrata e lui che suona il flauto. E’ stato avvicinato dai vigili urbani di San Benedetto. Un incontro cordiale, qualche scambio di battute. Nulla di più. «Ha detto che la nostra è una città molto accogliente. Ci siamo stupiti — hanno riferito gli agenti della polizia locale di San Benedetto — quando ha aggiunto che la stessa cosa non poteva dire di Ravenna, visto che era stato multato per il medesimo spettacolo che stava facendo qui». Il distinto Peter quindi ha suonato la mattina nella piazza centrale e nel pomeriggio in un altro angolo del centro storico. Nessun intoppo, nessuna interruzione. E, soprattutto, nessuna multa.

A Ravenna i musicisti di strada non hanno vita semplice. In novembre nella stessa piazza del Popolo aveva suonato Paolo Zanarella, con il suo maestoso pianoforte a coda. Gradimento elevatissimo. «I ravennati — aveva commentato — sono sensibili alla cultura. Trovo però poco culturale il fatto di dover attendere a lungo prima di ottenere il permesso di occupazione di suolo pubblico. Altre città mi chiamano e mi agevolano in ogni modo». In realtà Zanarella, pur avendo ricevuto il permesso per piazza XX settembre, era stato autorizzato dai vigili a installare il suo piano in piazza del Popolo.

La polemica sulla multa a Diehl è comunque divampata subito sui social network. Mentre il capogruppo della lista civica, Alvaro Ancisi, tuona contro una «norma da codice fascista» che «la cocciuta maggioranza del consiglio comunale, bocciando i miei emendamenti, ha approvato il 12 gennaio 2012».