Ravenna, 24 aprile 2014 - Al via martedì, nella Basilica della Santissima Annunziata a Firenze, le operazioni per consentire il prelievo del Dna dai resti mortali custoditi nella Cappella dei Martiri che accoglie i familiari di Lisa Gherardini del Giocondo, detta Monna Lisa. I prelievi avverranno alla presenza di Giorgio Gruppioni, responsabile del laboratorio di Antropologia ossea della Universita’ di Bologna (sede di Ravenna); di Antonio Moretti della Universita’ dell’Aquila e dello staff scientifico del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali che ha svolto in modo autonomo la ricerca dei resti della Monna Lisa.

Sulla base dei documenti storici, oltre ai resti di Francesco del Giocondo (marito di Lisa Gherardini), la tomba di famiglia dovrebbe contenere anche le spoglie mortali del figlio Bartolomeo, avuto con la prima moglie. Inoltre vi dovrebbe essere sepolto anche il figlio Piero, avuto da Francesco Del Giocondo con Lisa Gherardini, la modella usata da Leonardo per il suo celeberrimo quadro. Una volta prelevati i resti mortali verranno trasferiti all’Universita’ di Bologna, dove si procedera’ a verificare l’ipotesi che nella Cappella dei Martiri, contrariamente a quanto creduto finora, siano custoditi anche i resti della stessa Monna Lisa.

Contemporaneamente sara’ messo a confronto il Dna dei resti prelevati nella Basilica della SS Annunziata con quelli ritrovati durante la campagna archeologica svolta dalla Provincia di Firenze in vista del recupero edilizio del complesso di Sant’Orsola. Il confronto del Dna riguardera’ alcuni reperti ossei rivenuti nell’ex convento di Sant’Orsola, in particolare con quelli ritenuti compatibili con l’eta’ di morte di Lisa Gherardini e sui quali non e’ stato possibile effettuare l’esame del carbonio 14.

“Con i prelievi dei resti mortali dei discendenti della Gioconda entriamo nella fase centrale della nostra lunga e complessa ricerca - ha commentato Silvano Vinceti, responsabile del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici Culturali e Ambientali - diverse sono le incognite che abbiamo di fronte: non sappiamo l’effettivo stato di conservazione dei resti mortali, quali difficolta’ incontreremo per l’estrazione del Dna, ma questo e’ il fascino e il rischio presente in ogni ricerca difficile e ricca di incognite”. “Con i risultati degli esami di Bologna - continua Vinceti - si potra’ a verificare la possibilita’ che fra questi resti della SS Annunziata possano esserci anche quelli della Lisa Gherardini.

Sappiamo che verso la meta’ del Seicento vi fu una radicale ristrutturazione della chiesetta di San. Orsola dove venne sepolta Lisa Gherardini e non si puo’ escludere che i suoi resti mortali possano essere stati trasferiti nella tomba di famiglia, ecco perche’ si procedera’ ad esaminare il Dna di tutti i resti mortali che verranno prelevati dalla cappella di famiglia e compararli tra di loro.
Vi potrebbe essere una sorpresa inaspettata che una ricerca seria non puo’ escludere”.

(Agi)