Ravenna, 24 aprile 2014 - Nella notte fra mercoledì e giovedì, alla vigilia del 25 aprile, qualcuno ha deturpato il Cippo sull’argine del fiume Senio, a Rossetta. È stata divelta e gettata in un campo la bandiera italiana, approntata per le celebrazioni appunto del 69° anniversario della Liberazione d’Italia; sono poi stati aggiunti simboli nazisti e svastiche. A renderlo noto è una nota della federazione provinciale del Partito Democratico, che spiega che alle 15 di oggi i candidati sindaci del centro sinistra del Lughese si ritroveranno davanti a quel monumento per "esprimere la propria condanna a quegli atti offensivi e brutali".

“I valori della libertà e il rispetto della memoria – sottolinea ilsegretario provinciale del Pd, Michele De Pascale – vengono prima di qualsiasi altro ragionamento politico. Per questo quanto successo l’altra notte è totalmente e fermamente da condannare. Va sottolineato con rammarico come già da qualche anno, avvicinandosi al 25 aprile, si ripetano gesti vandalici di questo genere; si ricorderanno i tre siti memoriali gravemente danneggiati nel 2012 e altri episodi di analoga gravità. Dobbiamo quindi continuare a mantenere e rendere viva la memoria di quel periodo storico, perché solo in questo modo si può evitare che si ripetano atti come questi, che lasciano senza parole per la loro insensatezza e irresponsabilità”.

“Siamo di fronte a un episodio gravissimo – commenta Costantino Ricci Segretario Generale dalla Camera del lavoro di Ravenna – che l’intera comunità deve condannare senza tentennamenti. La festa della Liberazione rappresenta un appuntamento irrinunciabile per ricordare la fine della guerra, la liberazione dell’Italia dal nazifascismo e l’affermazione della democrazia. Ravenna e la Romagna diedero un contributo fondamentale alla sconfitta del nazifascismo. Il prezzo per la conquista della libertà fu altissimo in termini di vite umane e domani la Cgil sarà in piazza per ricordare un momento cruciale per la storia d’Italia e per rivendicare i valori antifascisti. Sui valori della Resistenza si poggia la nostra Costituzione e la nostra democrazia. L’augurio è che le forze dell’ordine riescano nel più breve tempo possibile a individuare gli autori di un simile gesto”.