Ravenna, 24 giugno 2014 - Il pericolo di fuga non c’è ma quello di reiterazione del reato sì. Il Tribunale della Libertà di Bologna ha deciso che Marco Cantini, l’imprenditore ravennate condannato in appello per l’omicidio della giovane moglie cubana, deve andare agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico. La misura diventerà esecutiva solo dopo il pronunciamento della Cassazione.

Sull’uomo, difeso dall’avvocato Giovanni Scudellari, pendeva finora l’obbligo di firma mentre la Procura generale aveva chiesto il carcere. Il cadavere della moglie - la ventiquattrenne Yanexy Gonzales Guevara - era stato trovato dai carabinieri in un pozzo vicino a casa la sera del 2 settembre 2008. Il marito, 41 anni, arrestato quasi un anno e mezzo dopo, era stato assolto in primo grado dalla Corte d’Assise di Ravenna nel dicembre 2012 con verdetto ribaltato nell’aprile scorso in appello con 23 anni e mezzo di reclusione.