Ravenna, 26 giugno 2014 - La quercia della famiglia Gambi, in via Amalasunta, da ieri è entrata a far parte degli alberi riconosciuti dalla tutela del Comune. Posta al centro del loro piccolo giardino, più che un albero la quercia è una vera e propria componente della famiglia. Silvio Gambi e Magda Valli, marito e moglie, l’hanno vista crescere, giorno dopo giorno, fino a diventare la bellezza che è oggi. Una pianta con un tronco di 214 centimetri di altezza e alta diversi metri. Dall’amministrazione è stata ritenuta «in buone condizioni fitosanitarie e con una conformazione estetica molto gradevole». Da qui la decisione di provvedere alla sua manutenzione, tramite l’azienda che esegue le ordinarie manutenzioni del verde pubblico. Con questa nuova aggiunta diventano così 47 gli alberi tutelati.

Dietro la quercia della famiglia Gambi, tuttavia, si nasconde anche una di quelle storie che nessun appassionato di botanica potrebbe mai accettare. L’anno scorso, infatti, i due coniugi furono costretti a far intervenire una squadra di potatori, per eliminare tutti i rami che sporgevano nelle proprietà limitrofe a quella di via Amalasunta 19. Tramite l’intervento di un avvocato i vicini di casa chiesero infatti ai coniugi di provvedere alla sua potatura e dopo lunghi scontri, alla fine, la vittoria dei dirimpettai e decide di rami caduti sotto i colpi delle motoseghe. «E pensare che quando la piantai — racconta Silvio Gambi, con un filo di emozione — era un alberino piccolissimo. Poi ogni anno è cresciuto sempre più, fino a diventare la bellezza che è oggi. L’anno scorso sempre il comune decise di apporvi una targa di riconoscimento e quest’anno, invece, ha deciso di provvedere addirittura alla sua tutela. Siamo molto contenti».

Nel giardino di Silvio e Magda, in realtà, non è solo l’imponente quercia a lasciare a bocca aperta. Una piccola oasi verde si nasconde infatti nel retro della loro abitazione. Con fiori che cadono dai pergolati e alberi che hanno assunto altezze vertiginose. Una siepe rigogliosa cinge tutto il perimetro di uno scrigno naturale, che i Gambi curano quotidianamente.