Anna Benericetti morta, Brisighella dice addio alla nonna d’Italia. Aveva 113 anni

Nata nel paese del Faentino, viveva a Forlì da oltre 50 anni

Brisighella, morta la 'nonna d’Italia' Anna Benericetti. Aveva 113 anni

Brisighella, morta la 'nonna d’Italia' Anna Benericetti. Aveva 113 anni

Brisighella (Ravenna), 12 dicembre 2019 - Si è spenta ieri nella sua casa a Forlì, Anna Benericetti la ’nonna d’Italia’ con i suoi 113 anni, originaria di Brisighella dove era nata nel lontanissimo 1906. Aveva compiuto gli anni lo scorso 22 marzo, festeggiata alla presenza dei parenti, del sindaco e del vesvoco. E da inizio luglio era la donna più longeva in vita del nostro Paese. Ieri, come racconta la figlia, colpita da tosse, era stata portata in ospedale e poco dopo si è spenta.

Anna Benricetti viveva con la figlia Marta e il genero Antonio Boattini in un ambiente pieno di serenità e di ricchezza umana che gli otto nipoti e gli addirittura quattordici pronipoti quotidianamente le offrivano. Nata a Brisighella, Anna, aveva trascorso oltre 50 annidi vita a Forlì, dove si era trasferita nel 1963. Ma non aveva mai dimenticato il suo paese natio del quale diceva che era «bello e c’era l’aria buona». La sua è stata una vita semplice e sana, dedicata al lavoro dei campi, all’accudire gli animali, a filare e tessere la tela, com’era consuetudine in quegli anni lontani. Della sua giovinezza ricordava i rapporti coi vicini di casa, i racconti, l’aiuto reciproco, le feste durante la mietitura del grano.

Nel 1928 Anna Benericetti sposò Cesare Cimatti. E poi visse il triste periodo della seconda guerra mondiale, quando il marito fu chiamato a combattere per tre anni in Jugoslavia, lasciando a casa la moglie e tre figli. La quarta figlia, Marta, nacquedopo il ritorno in patria del padre. Nessun rimpianto per la vita trascorsa – racconta chi la conosceva – e soprattutto era sostenuta da una grande gratitudine al Signore che le aveva dato la Fede. Fino agli ultimi giorni la signora Anna aveva ascoltato ben due messe al giorno: una alla radio e una in televisione.

A parte la frattura al femore di una gamba che l’aveva costretta ad utilizzare la sedia a rotelle, a un deficit uditivo e a qualche altro acciacco dell’età, Anna Benericetti faceva parte a pieno titolo dell’ambiente familiare, perché si sentiva coinvolta nei discorsi, negli esercizi di ginnastica ovviamente adatti alla sua età. Fra le cose che amava ripetere, c’era una frase che sintetizzava il suo modo di affrontare la vita che l’aveva sostenuta per oltre un secolo: «Se vuoi vivere e star bene prendi il mondo come viene»

Tutto questo, assieme al carattere positivo e al buon umore che avevano accompagnato la sua vita, avevano probabilmente favorito la sua longevità, fra l’altro sempre monitorata con esami, visite ed analisi. Anna Benericetti era stata inoltre oggetto anche di esami specifici da parte del dipartimento di Patologia sperimentale di Bologna. I funerali si terranno domani alle 10.30 a Regina Pacis in piazzale Kenendy a Forlì. © RIPRODUZIONE RISERVATA