"Bello Figo è un provocatore": annullato il concerto a Lugo

Bufera sul rapper di origini ghanesi

Il manifesto del concerto del rapper Bello Figo

Il manifesto del concerto del rapper Bello Figo

Lugo (Ravenna), 19 febbraio 2017 - «Io non pago affitto, sono profugo... Non mi sporco le mani perché sono già nero». Parole da una canzone di Bello Figo, il giovane rapper e provocatore di origini ghanesi capace, negli ultimi tempi, di sollevare polemiche feroci ovunque si presenti o sia anche soltanto annunciato: e anche a Lugo, nel Ravennate, dopo Roma, Mantova, Torino e altre città, il concerto è stato annullato. Nei suoi video ci sono ironia e volgarità (anche pesanti) palesemente ‘trash’: interpreta un personaggio di ‘razzista al contrario’, che sfrutta gli italiani e l’accoglienza. Ed è molto popolare fra i giovanissimi.

A Porto Sant’Elpidio, nelle Marche, nei giorni scorsi erano addirittura comparse affissioni (preparate da mano ignota) per un concerto fasullo con tanto di biglietto dimezzato per gli stranieri. Perfettamente plausibile. Nel poster c’era anche un improbabile patrocinio del Comune. Tutto falso, ovviamente. E inevitabili polemiche. E ieri le polemiche sono arrivate a Lugo, dove era prevista un’ospitata di Bello Figo alla Festa di Carnevale del Baccara, una discoteca. Ma subito su Facebook si erano scatenate le proteste. Poi è arrivato l’intervento del parlamentare della Lega Nord Gianluca Pini che lo ha definito «personaggio che ha fatto dell’istigazione alla violenza e del razzismo verso i bianchi il proprio ‘lavoro’ se così si può definire, e la propria peculiarità ‘artistica’», chiedendo «per una questione di morale e di buon senso, che chi ha organizzato una simile follia annulli l’evento».

Subito è arrivata la retromarcia per cercare di bloccare una situazione che stava sfuggendo di mano. La proprietà del Baccara, che per la serata aveva dato in gestione la discoteca a una società di giovani imprenditori, si è dichiarata «assolutamente contraria alla presenza di questo sgradevole personaggio, che andrebbe a scapito dell’immagine del locale», ipotizzando anche un’azione legale se il concerto non fosse stato annullato. p. c.