Picchia la moglie e usa il bimbo come scudo umano per evitare l’arresto

Operaio dell’Est europeo bloccato dai carabinieri a Sant’Agata

Una donna vittima di violenza cerca di difendersi (foto d'archivio Businesspress)

Una donna vittima di violenza cerca di difendersi (foto d'archivio Businesspress)

Ravenna, 18 febbraio 2017 - Prima ha picchiato la moglie per un paio di ore. E poi, all’arrivo dei carabinieri intervenuti dalla locale caserma e da quella di Fusignano, si è fatto scudo con il figlio di soli quattro anni per evitare l’arresto. Un operaio di 37 anni originario dell’Est europeo è stato bloccato nel primo pomeriggio di ieri a Sant’Agata sul Santerno con le accuse di resistenza, violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale (quattro i militari feriti con prognosi dai sette ai dieci giorni a testa) oltre che di rifiuto a fornire le proprie generalità.

La moglie lo ha inoltre denunciato per continuati maltrattamenti in famiglia: l’ultima volta giusto ieri appunto quando l’uomo per due ore l’avrebbe picchiata con pugni e calci, trascinata giù per le scale di casa e l’avrebbe stretta al collo fino quasi a farle perdere i sensi.

All’arrivo dei carabinieri, allertati dai vicini di casa, il 37enne stava in cortile e teneva già in braccio il bimbo: e lo ha stretto a sé come scudo umano anche quando, dopo essere rientrato nell’abitazione, ha iniziato a lanciare bicchieri contro i carabinieri. In un momento di distrazione, i militari sono però riusciti ad afferrare il piccolo e a portarlo via per riconsegnarlo alla mamma. Ma a quel punto il 37enne ha iniziato a colpire i carabinieri con calci e pugni e a minacciare di morte loro e le loro mogli una volta tornato in libertà.

Ora si trova in carcere in attesa di convalida fissata per lunedì: il provvedimento è stato adottato anche per impedirgli gesti di autolesionismo.